Primo Consiglio entro l’11 luglio. Giunta, cominciano gli indovinelli – .

Primo Consiglio entro l’11 luglio. Giunta, cominciano gli indovinelli – .
Primo Consiglio entro l’11 luglio. Giunta, cominciano gli indovinelli – .

CREMONA – Andrea Virgilio si sta preparando a lanciare la sua squadra di governo. Secondo le fasi indicate dalla normativa, il tempo stringe e il gioco delle ipotesi si sta scaldando. Dopo la proclamazione ufficiale del sindaco, il secondo passo vedrà l’ Presentazione del Consiglio al primo Consiglio Comunale dell’11 luglio senza voti di fiducia, ma con le dichiarazioni formali dei vari gruppi consultivi che valutano il team amministrativo. Il ‘team’ di Virgil dovrebbe essere composto da nove valutatoriI dati politici sono inequivocabili e le percentuali parlano da sole.

Al primo turno, dei 13.484 voti ricevuti da Virgilio, 7.201 sono in quota Pd: più della metà. Significherebbe almeno quattro consiglieri con la quota Dem. Rendi attiva la Nuova CremonaLa lista civica di Gianluca Galimberti, batte la lista civica di Virgilio, Cremona sei tu, per soli cinquanta voti. Ma la seconda è nuovissima, mentre la prima vanta dieci anni di attività e ha perso circa 1.800 voti rispetto a cinque anni fa. Il suo ‘peso’ passerebbe da tre a due consiglieri.

Continuità o discontinuità? Per ora sappiamo che il nuovo sindaco ha già annunciato a rivoluzione parziale della giuntacon l’esclusione dei consiglieri che hanno già svolto due mandati nel consiglio. Fuori, quindi, Barbara Manfredini (Commercio, sicurezza e turismo) e Rosita Viola (Politiche sociali). Maura Ruggeri (Istruzione e risorse umane) non tornerà al governo. Maurizio Manzi (Bilancio, Innovazione e Digitalizzazione) si è ricandidato con Fare Nuova, ottenendo solo 27 preferenze, più per senso del dovere che per volontà di proseguire la sua esperienza politica. Vicino alla riconferma Luca Burgazzi (Cultura), primatista del Pd, grazie alle sue 344 preferenze; Simona Pasqualiche rimarrebbe in Trasporti, Mobilità Sostenibile e Protezione Civile e Luca Zanacchiche manterrebbe Sport e Quartieri. Si parla già di un nuovo dipartimento dedicato all’Ambiente (e Verde), un tema scottante per i cittadini.

Dovrebbe avere un ruolo nel consiglio Paolo Carlettiex presidente del consiglio comunale – apprezzato in questo ruolo da maggioranza e opposizione – e vicino a Luciano Pizzetti. Sembra fuori questione che possa occupare la poltrona di vicesindaco, destinata a una donna.

La chiave di volta di questo turno elettorale era proprio Pizzetti. Parlamentare e sottosegretario, uomo storico delle istituzioni del Pd cremonese, questa volta ha guidato la civica Cremona sei tu a sostegno del delfino Virgilio. Per lui è previsto un ruolo di mediazione e di rappresentanza, come quello della presidenza del consiglio comunale. Sarebbe una figura di garanzia (non è un mistero che Pizzetti sia apprezzato a destra e a sinistra) e, come ha spesso dichiarato, potrebbe allacciare contatti e rapporti costruiti nel corso dei decenni con Milano e Roma: un bel bonus per la maggioranza. In Education il nome è dato Roberta Mozziex direttore dell’Itis Torriani e secondo solo a Viola nelle fila della Sinistra per Cremona. Incognite rilevanti per le delegazioni aPianificazione urbanamantenuto finora da Virgilio, per il quale si attende un nome politico e Bilanciaun reparto pesante e complesso. Sono molti i nomi che hanno raccolto un numero impressionante di preferenze in questo turno. Per Creare una nuova Cremona attiva, Riccardo Merli ne ha presi 349, Paolo La Sala281, Enrico Manfredini155. Nel Pd, il capogruppo Roberto Poli ne ha ricevute 171. Mentre nell’organismo civico guidato da Pizzetti, oltre alle 469 preferenze che incoronano l’ex parlamentare come il primatista della seduta, c’è Maria Luisa D’Ambrosionella quota Azione, con 146 voti.

Va anche sotto il nome di Canale Sacroconsigliere comunale uscente del Pd, che ha rinunciato a candidarsi per dedicarsi all’organizzazione della lista Pizzetti. Cinque anni fa era in corsa per la presidenza del Consiglio, questa volta potrebbe vincere un consigliere: si dice sia Sicurezza. C’è anche la questione della parità di genere: non meno del 40% dei membri del Consiglio deve essere di sesso opposto. Tanti nomi, poche certezze. Ciò che è certo è questo il tempo dell’educazione civicaa Cremona, sembra essere finita.

 
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