Recensione di Darkness Blood su tela – .

Abbiamo riassunto la storia dei tedeschi buio nei loro ultimi due lavori: l’EP’Ancora e ancora‘ del 2020 e il precedente Full-Length ‘Violenza di prima classe‘ del 2018, di cui potete leggere rispettivamente le recensioni Qui E Qui.

Parliamo quindi di questo nuovo album: ‘Sangue su tela‘, disponibile dal 26 aprile 2024 tramite Record di massacri.

Per quanto riguarda la formazione, dei buio originali, quelli di ‘Squadra della morte‘ per così dire, rimangono il batterista Andreas ‘Lacky’ Lakaw e il chitarrista Arnd Klimk. Poi, come novità, c’è l’addio del chitarrista Meik Heitkamp, ​​sostituito da Dominik Rothe (Task Force sugli intossicantiex Predone e altri), che però non parteciparono alle registrazioni dell’album.

Restano invariate le posizioni dietro al microfono (Oliver Weinberg, presente dal 2015) e al basso (Ben Billar, entrato nel 2018).

Per il resto, ‘Sangue su tela‘ è un puro record buio: Thrash Metal di autentica origine germanica, di quelli che “non lo dicono a nessuno”.

Violenta, nera e piena di odio, la malizia cola dai solchi attraverso un suono corposo, massiccio e franco, con una voce letale e velenosa e un ritmo affilato come un rasoio che viaggia velocissimo, bruciando l’aria fino a farla fumare.

La band di Essen non ha mai inventato nulla, all’inizio è riuscita a piazzarsi dietro la Triade (Distruzione, Sodoma E Creatore per chi è ormai arrivato da Marte) esprimendo un Thrash crudo e privo di novità che però piacque soprattutto perché onesto ed istintivo e lì, nonostante gli alti e bassi, la sfortuna e l’immensa competizione, è lì che lo è ancora (…non poco!… direte voi).

Passano gli anni:’Sangue su Cavans‘ è sempre ricco di buon temperamento, ma qui è l’esperienza a comandare, che fa emergere un suono che fa immaginare all’ascoltatore di essere all’interno di una fumosa fonderia della Ruhr, illuminata solo dal bagliore rosso del ferro fuso che scorre incandescente.

In definitiva, si tratta di 9 brani bellissimi, di grande impatto e martellanti, alcuni dei quali dotati anche di una certa orecchiabilità (elemento che, per buionon è proprio ovvio).

La band ricerca la varietà ma non commette l’errore di saltare da un argomento all’altro, dando vita ad una scaletta piacevolmente concatenata come il racconto di una storia.

Giusto per fare qualche esempio seguendo la tracklist: the hyperveloce’Svegliati con rabbia‘È pura furia, la prossima’Un paio di uccisioni‘ è più insistente, con un ritmo Punk portato all’eccesso, ‘Notte in tumulto‘ unisce tratti tribali a linee epiche e ha un’andatura meno sfrenata e ‘Carne umana sprecata‘, che è una delle canzoni più belle, ha un inizio quasi romantico che poi crolla, sprofondando rapidamente nell’oscurità.

Un’altra canzone esagerata è “La verità è una puttana‘, con un bel riff che sta a metà tra Giuda Sacerdote Essi Accettarerivelando le influenze dei musicisti.

Da notare che la Title-Track, che chiude l’album con una bellissima serie di detonazioni, è il pezzo più lungo scritto finora da buio (8,21 minuti), superando di circa 45 secondi la durata della bellissima ‘Sepolto in mare‘ da ‘Squadra della morte‘ (7,36 minuti).

Insomma, ‘Sangue su tela‘ è un disco ‘vero’, che mette in luce una band che sa il fatto suo, che non ridonda su se stessa, ma che ha voglia di continuare a crescere; come ho già detto per altri non più giovanissimi: vecchi leoni che continuano a ruggire per difendere il proprio territorio.

Assolutamente da non perdere.

 
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