“L’importante è lavorare sodo e farlo con il sorriso” – .

“L’importante è lavorare sodo e farlo con il sorriso” – .
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Jannik Sinner è diventato un fenomeno mondiale e ce ne rendiamo conto ogni giorno di più: per questo motivo l’intervista realizzata da Financial Times, uno dei giornali economico-finanziari più famosi al mondo, non ci sorprende. Il tennista altoatesino ha catturato l’interesse di tutti e non si tira certo indietro in questa chiacchierata registrata qualche giorno fa a Montecarlo. “Il 22enne italiano ha vinto il suo primo Slam quest’anno: nessuno pensa che sarà l’ultimo”: questa è la sua presentazione.

Essere calmi è, per me come giocatore, davvero importante, perché puoi vedere le cose un po’ meglio e un po’ più velocemente. Se ti senti frustrato, è come quando guidi un’auto veloce e non riesci a vedere cosa c’è fuori”.

Mentalità positiva

“Quando ero più giovane – 16 o 17 anni – ho partecipato a un paio di tornei e ho perso. E poi ho chiamato i miei genitori e volevo spiegare cosa era successo. E loro hanno detto: ‘Sì, ok, ma dobbiamo parlare dopo perché adesso dobbiamo lavorare, ok?’. A quel punto ho capito che ovviamente i risultati contano, ma ciò che conta davvero è cercare di lavorare sodo, svegliarsi e andare a lavorare e farlo con un sorriso. I miei genitori tornavano sempre a casa e sorridevano. Questo è quello che mi hanno dato: una mentalità davvero positiva con un’ottima etica del lavoro”.

Sciare

“Quando avevo 12 o 13 anni ho preso parte ad una gara, ed era la mia prima gara di discesa libera. Vai lì e devi saltare 30 o 40 metri, e quando sei bambino è spaventoso, per me lo è stato. Allora mi sono detto: forse ho troppa paura per andare a sciare. Ho scelto di giocare a tennis perché per me è una competizione sana. Non hai contatto con il tuo avversario, ma puoi comunque ferirlo. Ancora sullo sci: “Quello che mi ha aiutato di più è stata la parte mentale. Quando scii e commetti un errore, non puoi vincere la gara. Se cadi sei fuori gara”.

Casa

“I giorni a casa sono molto importanti per me perché mi danno la sensazione di quando ero giovane. Vado sulle piste, scio un po’, mi diverto con gli amici. Nella mia mente è come tornare ai vecchi tempi, ed è davvero, davvero bello per me: questi sono forse i giorni più speciali che posso avere”.

Fisico

“In questo momento sono più in palestra che sul campo da tennis. Ogni corpo è diverso: io, ad esempio, devo essere forte e stabile. E penso che questo sia uno dei motivi per cui ho fatto questo passo in più, perché fisicamente sono cresciuto. Quando avevo 20 anni, non avevo ancora il corpo di un ventenne – e questo bisogna accettarlo …”

Alcaraz

“È davvero bello vedere quando qualcuno giovane realizza qualcosa di grande. Penso che sia ciò di cui lo sport ha bisogno. Abbiamo davvero un ottimo rapporto dentro e fuori dal campo. Diamo tutto quello che abbiamo e cerchiamo anche di far divertire il pubblico, magari lui di più, perché ha tiri spettacolari.

Popolarità

“Se vado in negozio e la gente mi chiede delle foto, accetto. È bello, soprattutto quando qualcuno giovane si avvicina a me, perché anch’io ero giovane e talvolta troppo timido per chiedere una foto.

Roland Garros e Wimbledon

“C’è sicuramente più motivazione adesso. Sono in una posizione diversa rispetto a un anno fa, perché nella mia mente so che posso fare certe cose. Ci ho sempre creduto, ma è diverso quando sai di potercela fare. È eccitante.”

Sinner: “È successo quello che è successo, io sono uno che cancella e va avanti”

 
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