Pierpaolo Murgioni è il re delle finali di beach volley de La Nuova Sardegna – .

Pierpaolo Murgioni è il re delle finali di beach volley de La Nuova Sardegna – .
Pierpaolo Murgioni è il re delle finali di beach volley de La Nuova Sardegna – .

Sassari Pierpaolo Murgioni Nel pallavolo in spiaggia è il tipico esempio di Maometto che va sulla montagna. Perché se in Sardegna non è possibile coltivare con continuità l’attività del beach volley, l’unico modo per farlo è andare dove si svolgono i grandi eventi. Così lui, di Quarta, classe 1971, è ormai da tempo uno dei supervisori tecnici (leggi gestori di tornei) più apprezzati in Europa, e quest’estate sarà, tra i tanti impegni in calendario, a metà luglio a Montesilvano per la finale del Coppa Italiae dal 13 al 18 agosto a L’Aia, Paesi Bassi, per il campionati europei seniores.

È l’unico sardo ad aver mai raggiunto livelli simili. Per non farsi mancare nulla adesso è in Polonia, per a Futuro tour mondiale. In realtà, niente di nuovo per lui, che è supervisore regionale dal 1999, nazionale dal 2006 e internazionale dal 2008, e che ha supervisionato diversi World Tour, Challenger e finali europee.

Nel suo curriculum vanta cinque finali Europee Under 20 e Under 22, ottanta tornei come supervisore regionale, una trentina nazionali, di cui 7 finali di campionato) e le finali del World Tour 2019 come direttore di gara.

Nulla però è arrivato per caso, ma dopo un viaggio durato ormai venticinque anni, che l’ha portato ad attraversare mezza Europa. «Ora parlo quattro lingue – spiega Pierpaolo Murgioni – italiano, inglese, tedesco e spagnolo, e avendo vissuto per due anni ad Atene ora sto imparando anche il greco. In media dirigo due eventi al mese”.

Per Murgioni il movimento beach europeo e italiano è «molto effervescente, ci sono tornei praticamente ogni fine settimana, e l’Italia ha già quattro squadre qualificate per il Olimpiadi, con buone speranze di ottenere un risultato. E dietro ci sono dei giovani davvero interessanti. Per questo la nostra federazione promuove i Futures, dove hanno l’opportunità di fare esperienza”.

E in Sardegna? «Qui le cose vanno meno bene, abbiamo un circuito regionale organizzato dal comitato sardo della Fipav con 4-5 tappe, il torneo più importante è quello di Alghero, ma come atleti siamo in un momento di ricambio generazionale. Quando ho lavorato in Sardegna, soprattutto tra il 2005 e il 2016 con il San Teodoro, che per cinque edizioni è stata anche tappa del campionato italiano, abbiamo avuto in gara anche 32 binomi maschili e 28 femminili, con tanti atleti esterni, ora arriviamo a una dozzina, ed il livello è amatoriale. Servono più incarichi, maggiore continuità per far sì che il movimento sardo possa tornare su buoni livelli”.

Il cammino di Murgioni ora è all’estero. «Subito sì. Ma l’obiettivo a medio-lungo termine, diciamo entro 3-4 anni, è tornare in Sardegna e ricominciare a lavorare anche per la mia terra”.

 
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