La coppia Bagnaia – Bastianini si conferma la nazionale italiana della MotoGP. – .

La coppia Bagnaia – Bastianini si conferma la nazionale italiana della MotoGP. – .
La coppia Bagnaia – Bastianini si conferma la nazionale italiana della MotoGP. – .

Il venerdì del Mugello è già ricco di festeggiamenti, e di novità soprattutto sul mercato.
Marquez dichiara apertamente che il Team Pramac non è un’opzione e Campinoti per tutta risposta dichiara che il problema resta dello spagnolo e non certo della squadra.
Dopo il GP ci sarà una pausa di 3 settimane, complice il fatto che il gran premio che avrebbe dovuto svolgersi in India è stato cancellato; che probabilmente verrà sostituito dal GP del Kazakistan in programma a settembre.

Le voci nel paddock danno già per scontato che Bastianini abbia firmato con l’Aprilia e che Martin sia in viaggio verso la Ducati ufficiale. Ipotesi da non escludere, ma tutte le parti in causa hanno dichiarato che parleranno di mercato nelle settimane successive alla gara italiana, per concentrarsi meglio sul fine settimana.

Torniamo in pista, dove temiamo però il clima instabile, tipico del territorio toscano, particolarmente concentrato nei giorni del GP.
Per fortuna venerdì la situazione è rimasta stabile, la pioggia prevista non è arrivata ed i piloti di tutte le categorie sono riusciti a portare a termine il lavoro, migliorando sensibilmente nelle sessioni del primo giorno.

Moto3: Anche se nelle prime sessioni Holgado, pronto al salto in Moto2, Rueda e Veijer, provano a tenere il passo di David Alonso, in ogni modo, aiutando anche le scie, non possono nulla con il colombiano, che abbassa il record della pista , togliendolo a Tatsu Suzuki.

La gara parte con Alonso e Ortolà che tentano la fuga, ma nelle retrovie si combattono e uno dei cordoli cosiddetti “Misano”, cioè i cordoli con un passo dall’asfalto, tradisce Zurutuza, che cade e si ritrova investito dalla moto di Farioli. Bandiera rossa, per soccorrere il pilota, che è rimasto cosciente per tutto il tempo, e che dalle ultime notizie hanno riferito di aver riportato qualche trauma alla schiena non particolarmente grave.

La gara riprende con 12 giri.

Alonso si impone, senza troppi fronzoli, regalando un tiro che gli inseguitori non si aspettavano. Collin Veijer prova a colmare il gap, facendo segnare il giro più veloce in gara, ma deve accontentarsi solo del 2° posto, 3° posto conquistato da Yamanaka, al suo primo podio in Moto3.
Completano le posizioni fuori dal podio rispettivamente Furusato, Munoz e Ortolà, dopo essersi ripresi da una caduta nell’ultimo giro. Lunetta 7°, primo degli italiani, seguito da A. Fernandez, Roulstone, 10° Bertelle.

Alonso guida la classifica piloti con 147 punti, seguito da Holgado.

Moto2: A 38 anni, dopo la gara di Barcellona, ​​continuando l’avventura con il team Ciatti, in sella ad un Boscoscuro, troviamo Mattia Pasini, che riesce ad ottenere il 7° posto in qualifica. Nonostante la caduta in gara, si dimostra pronto a continuare a competere con i piloti più forti del mondo nella categoria media.
Roberts prende la pole, poi Garcia, 3° Lopez, 4° Gonzalez, seguito da Binder, Ramirez, seguito da Pasini, Chantra, Canet e Vietti. Aldeguer non partecipa alla Q2 a causa di dolori al collo.

La gara viene accorciata, per incongruenza di tempi, dopo la bandiera rossa in Moto3. Al Mugello, grazie al tracciato misto e al rettilineo pronunciato, la Kalex e la Boscoscuro sembrano essere alla pari. Nessun pilota, infatti, alla guida di una moto italiana può davvero fare la differenza. Ci provano prima Lopez e poi Garcia, ma Canet interviene abbassando i tempi, Roberts e Gonzalez inseguono.

Al termine di questa sorta di Moto2 Sprint Race, sarà proprio l’americano, dopo 2 anni di digiuno, a conquistare la vittoria. Seguito da Gonzalez, conclude il podio Lopez.

Garcia è fuori dal podio, ma mantiene la testa della classifica iridata con 122 punti. Lo seguono Ogura 5°, Canet 6°, Vietti 7°, primo degli italiani, Guevara 8° che ora sembra più costante, Chantra 9°, Ramirez 10°. Innamorati di Aldeguer.

Il mondiale è quindi apertissimo, dove Roberts è in piena lotta per la vittoria e insegue Garcia con soli 7 punti alle spalle.

MotoGP: Nei tratti del venerdì tutti i top driver riescono ad accedere direttamente alla Q2. Morbidelli e R. Fernandez arrivano dalla Q1, sabato.

Al mattino la pista è quasi perfetta con la temperatura giusta per abbassare tempi e record. E infatti Martin ottiene la pole con il tempo stratosferico di 1.44.504, seguito da Bagnaia a solo +0.043. L’italiano perderà però tre posizioni in griglia nella gara di domenica, a causa della penalità inflitta per aver ostacolato A. Márquez durante uno dei suoi giri veloci. Vinales scatterà quindi dalla seconda posizione, M.Marquez 3°, poi Bastianini, Bagnaia e Morbidelli chiuderanno la seconda fila.

Nella gara sprint Bagnaia parte fortissimo seguito da Martin, in lotta con Binder autore di una partenza stratosferica. Seguono M. Marquez, Bastianini e Acosta.

Pecco, tenta di spostarsi, gli altri lo inseguono ma a poco a poco si allontanano. Binder viene sorpassato ad ogni giro, M. Marquez cerca di districarsi, mentre Bastianini e Martin si scontrano, alla San Donato si toccano e l’italiano però ha la peggio, finendo sulla ghiaia. Stessa sorte però toccherà allo spagnolo a meno di tre giri dalla fine, cadendo per un bloccaggio dell’anteriore nel settore 4.

Vince così Bagnaia, seguito da M. Marquez, poi Acosta. Medaglia di legno per Morbidelli che ha portato a termine un’ottima gara sprint. Tra i primi 5 anche Vinale, 6° Binder, 7° Di Giannantonio, 8° A. Marquez, 9° Espargaro, 10° R. Fernandez.

Nel Gara della domenica, la Ducati ufficiale si presenta con la livrea blu per omaggiare le squadre nazionali. E sia Pecco che Enea vogliono fare di tutto per conquistare i gradini più alti del podio.

Ed è proprio così che si concluderà il weekend del Mugello, con Pecco Bagnaia, partito dal 5° posto, autore di una gara capolavoro, sempre al comando della gara e percorrendo le curve del circuito simbolo del motociclismo italiano.

Con questa vittoria il campione del mondo sfata il mito della 93esima vittoria, che secondo i pronostici sarebbe dovuta arrivare dal numero 93 della Ducati Gresini, Marc Marquez

E c’è anche il lampo di Enea Bastianini che, proprio all’ultima curva, la Bucine, supera Martin all’ultimo giro, legandolo al gradino più basso del podio.

Bagnaia e Bastianini si confermano la coppia nazionale della MotoGP. Cambiare le cose potrebbe forse essere rischioso dopo questa prestazione?

Fuori dal podio M. Marquez, 5° Acosta, 6° Morbidelli, 7° Di Giannantonio, 8° Vinales, 9° A. Marquez, 10° Binder. Il polacco Espargaro ha fatto un’ottima gara, chiudendo 11° come wild card.

Martin guida ancora il mondiale con 171 punti, poi Bagnaia con 153 seguito da M. Marquez con 136 punti.

Prossimo appuntamento il 28 giugno, nella cattedrale del motociclismo, Assen, Olanda. Un circuito che regala sempre sorpassi divertenti e incredibili.

 
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