“Da Lautaro-Thuram a Osimhen-Simeone, nessuna grande squadra ha un attaccante italiano” – .

“Da Lautaro-Thuram a Osimhen-Simeone, nessuna grande squadra ha un attaccante italiano” – .
“Da Lautaro-Thuram a Osimhen-Simeone, nessuna grande squadra ha un attaccante italiano” – .

Nel corso dell’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Antonello Valentini. Queste le sue parole:

Che europeo ti aspetti? Cosa può fare l’Italia di Spalletti? “Le favorite sono sempre le stesse, Germania ospitante, Francia e Spagna, poi c’è qualche mina vagante perché sono tanti anni che non ci sono squadre. Gli Europei sono molto più selettivi dei Mondiali, il Portogallo potrebbe uscire fuori, non sottovaluterei il Belgio. Dobbiamo giocarcela con tutti, per quanto ci riguarda sono abbastanza ottimista. Non siamo favoriti e questo mi porta a pensare che nel 2006 l’allenatore poteva selezionare il 70% dei giocatori in Serie A, l’allenatore attuale può selezionarne solo il 37%, non può fare miracoli. Questo ci deve far riflettere sul nostro calcio, a livello del settore giovanile si sta facendo un grande lavoro come dimostrano i risultati delle Nazionali giovanili. Il problema non è nel lavoro dei settori giovanili ma nelle scelte dei club, che sono scelte libere ma discutibili. Faccio l’esempio del Lecce che si è salvato per l’organizzazione che ha e non per miracolo, ma l’anno scorso vinse il campionato primaverile con il 95% di stranieri. Ciò significa che non coltiviamo e valorizziamo i nostri talenti”.

Cosa ne pensa delle parole di Spalletti quando consiglia ai giovani italiani di fare esperienza all’estero? “Spalletti ha ragione a dire che forse per i giovani italiani è meglio andare all’estero, lì forse hanno più coraggio nel lanciarli e farli giocare. La sua riflessione è sacrosanta, non credevo che Spalletti potesse identificarsi così bene nel nuovo ruolo di allenatore. Parliamo delle difficoltà a fare gol, ma vogliamo vedere le convocazioni delle squadre di Serie A? Inter con Lautaro-Thuram, Milan con Giroud-Rebic, Napoli con Osimhen-Simeone, Roma con Dybala-Lukaku, se italiani come Raspadori restano in panchina è difficile. A quel punto Spalletti dovrà affidarsi a Scamacca e Retegui, ma il problema è strutturale. Dobbiamo prendere atto di questa soluzione e cercare di lavorare per valorizzare il sistema scolastico italiano”.

 
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