Giuntoli è deluso, la valutazione fatta dalla società per il giocatore è troppo alta e ora il ds pensa di abbandonare la trattativa.
Antonio Conte è diventato da poche settimane il nuovo allenatore del Napoli e la sfida che lo attende non è certo semplice. La scorsa stagione infatti ha disintegrato tutte le certezze di quella squadra che, grazie al genio e al grande lavoro di Luciano Spalletti, era riuscita a vincere uno scudetto che resterà per sempre nel cuore dei tifosi napoletani.
E anche se l’addio dell’allenatore di Certaldo ha sicuramente sollevato qualche interrogativo, insieme a quello del ds Giuntoli, che dopo otto anni al fianco di De Laurentiis aveva scelto di iniziare una sfida contro la Juventus, nessuno poteva aspettarsi che gli Azzurri risultassero protagonisti di una stagione così disastrosa.
Un campionato concluso con quattro allenatori diversi in panchinae un decimo posto che ha portato il Napoli fuori da tutte le competizioni europee per la prima volta in oltre un decennio.
C’è però anche da dire che Conte, nella sua carriera da allenatore, ha dimostrato di essere un autentico fuoriclasse nel raccogliere i pezzi di squadre che avevano perso ogni tipo di ambizione, rivitalizzandoli fino a condurli alla vittoria. Certo, adesso bisognerà capire cosa accadrà sul mercato, perché nemmeno arriva il tempo, che l’allenatore del Lecce debba fare i conti con il probabile addio di Di Lorenzo e Kvaratskhelia, considerati da Conte due strati superiori su cui voleva assolutamente puntare.
L’unico rammarico sportivo di Conte
Non è un segreto, però, che Conte abbia accettato l’offerta di De Laurentiis, proprio perché Purtroppo non c’era più spazio per guidare nuovamente la Juventus. D’altronde, lo ha ammesso anche nell’intervista a Francesca Fagnani, che lasciare i bianconeri è stato il suo unico rimpianto sportivo da allenatore.
Il destino a volte sa essere crudele: è diventata famosa, infatti, la frase dell’allenatore del Lecce secondo cui non si poteva andare a mangiare al ristorante da cento euro a dieci euro.
La Juventus rinuncia a Calafiori?
Un modo per sottolineare la scarsa voglia di spendere del club per rinforzarsi in un mercato che fallì quando Massimiliano Allegri riuscì a portare i bianconeri in finale di Champions League con quella squadra.
Ma visto il suo carattere forse non avrebbe resistito nemmeno in questa nuova Juventus, dove i soldi da spendere sono pochissimi, e Giuntoli è chiamato a fare quasi un miracolo per mantenere competitiva la rosa. E infatti pare che sia il direttore sportivo ora rinuncia all’idea di ingaggiare Calafiori, perché la valutazione del suo cartellino che fa il Bologna sembra fuori portata per il club. Una valutazione che è improvvisamente salita anche sul difensore è il fortissimo interesse del Tottenham.
