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La Nasa lancerà tre razzi all’ombra della Luna – .

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La NASA lancerà tre razzi sonda all’ombra della Luna durante l’eclissi solare totale dell’8 aprile.

Questa missione, nota come Atmospheric Perturbations around Eclipse Path (APEP), mira a far luce su come l’improvviso oscuramento della luce solare influisce sull’atmosfera superiore della Terra, in particolare sulla ionosfera.

Lanciati dalla Wallops Flight Facility della Nasa in Virginia, questi razzi fanno parte di un sofisticato esperimento progettato per studiare i disturbi creati quando la Luna eclissa il Sole.

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L’eclissi sarà visibile l’8 aprile. (Foto: Getty)

Lanciati in precedenza e recuperati con successo durante l’eclissi solare annuale dell’ottobre 2023 presso la White Sands Test Facility nel New Mexico, questi razzi sono stati rinnovati con nuova strumentazione per la loro prossima missione. Sotto la guida di Aroh Barjatya, professore di fisica ingegneristica alla Embry-Riddle Aeronautical University, la missione APEP cerca di svelare le complessità della ionosfera, uno strato critico della nostra atmosfera che svolge un ruolo fondamentale nella comunicazione moderna.

I razzi sonda verranno lanciati a intervalli strategici: 45 minuti prima, durante e 45 minuti dopo il picco dell’eclissi. Questa tempistica è cruciale per acquisire dati su come l’oscurità indotta dall’eclissi influisce sulla ionosfera, influenzando potenzialmente le comunicazioni radio e le operazioni satellitari.

La ionosfera, una regione elettrificata situata tra 55 e 310 miglia sopra la Terra, riflette e rifrange i segnali radio, rendendo il suo studio essenziale per garantire l’affidabilità delle nostre reti di comunicazione.

Barjatya sottolinea l’importanza di comprendere e modellare la ionosfera per mitigare i disturbi nella nostra società sempre più dipendente dalla comunicazione. La sfida risiede nella natura dinamica della ionosfera, influenzata sia dal clima terrestre che da quello spaziale, il che rende la previsione del suo stato un compito complesso.

Si prevede che i razzi APEP raggiungeranno un’altitudine di 400 chilometri, misurando la densità delle particelle cariche e neutre insieme ai campi elettrici e magnetici.

Ogni razzo schiererà quattro strumenti secondari, moltiplicando di fatto i dati raccolti come da quindici razzi. Questo approccio innovativo, combinato con misurazioni a terra e palloni ad alta quota schierati da team negli Stati Uniti, mira a fornire una visione completa delle dinamiche ionosferiche.

Mentre l’eclissi proietta la sua ombra, innescando onde e perturbazioni atmosferiche, i dati raccolti aiuteranno gli scienziati a perfezionare i modelli per prevedere potenziali disturbi della comunicazione.

Pubblicato da:

Sibu Kumar Tripathi

Pubblicato su:

28 marzo 2024

 
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