“L’Olio di Capaci” a Mons. Massara. In ricordo della strage di mafia – .

“L’Olio di Capaci” a Mons. Massara. In ricordo della strage di mafia – .
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L’ampolla contenente l’olio di Capaci è stata consegnata all’Arcivescovo della Diocesi di Fabriano e Camerino Francesco Massara. Il direttore del Commissariato, Angelo Sebastianelli, con una piccola delegazione di poliziotti, si è recato all’episcopio dove ha incontrato mons. Massara. Il ricordo della strage è stato ripreso dal dirigente della Questura che, durante il suo servizio presso la Questura di Palermo, ha avuto modo di incontrare e lavorare con tutti gli eroi di Capaci. «All’ufficio scorta di Palermo eravamo in 400 – ricorda il questore Sebastianelli – Giovanni Falcone aveva una scorta propria e tra il 1988 e il 1989 mi è capitato di sostituire chi era in ferie o assente. Avevo appena 22 anni e ho conosciuto i poliziotti morti nella strage. La scorta in quel periodo era composta da due auto e due dietro quella di Falcone più l’elicottero. Non era raro che aspettassimo davanti al tribunale di Palermo l’uscita di Falcone finché non chiamava per dire che era tornato a casa uscendo in forma anonima”. L’Olio di Capaci è un fiasco di olio extravergine di oliva ottenuto dalla coltivazione nella zona dove, il 23 maggio 1992, un attentato causò la morte sia dei magistrati Giovanni Falcone che della moglie Francesca Laura Morvillo, anche lei dei carabinieri Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. L’area verde è curata dall’associazione “Quarto Savona 15” (sigla radiofonica dell’auto di scorta): lì si ergono diversi ulivi, dedicati ai martiri delle istituzioni caduti per mano della mafia.

Sara Ferreri

 
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