Ilaria Salis detenuta in Ungheria, all’udienza sarà presente la sinistra italiana – .

Ilaria Salis detenuta in Ungheria, all’udienza sarà presente la sinistra italiana – .
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Non sarà sola, Ilaria Salisnell’udienza di oggi presso il tribunale di Budapest. Saranno infatti presenti ad assistere anche i rappresentanti del Parlamento italiano, a partire dal responsabile Esteri di Italia viva, Ivan Scalfarotto, all’ex presidente della Camera, Laura Boldriniinsieme agli altri dem Sandra Zampafino al leader del Si Nicola Fratoiannial senatore dell’Avs Ilaria Cucchi e al deputato M5S Stefania Ascari. «Le terribili immagini di Ilaria Salis in catene nel tribunale di Budapest sono state scioccanti il senso di giustizia di ciascuno di noi, una violazione della dignità umana di una gravità sconcertante che non può essere consentita in uno Stato di diritto e ancor meno in uno Stato dell’Unione Europea – ha affermato Scalfarotto – Gli avvocati lamentano condizioni di detenzione drammatiche, insostenibili anche dal punto di vista igienico-sanitario: Continuo a sostenere la necessità che le carceri diventino luoghi di recupero, in cui la funzione primaria sia orientata al reinserimento sociale del delinquente e non al suo annientamento”.

I due esponenti sono sulla stessa lunghezza d’onda demche sarà in tribunale «per esprimere vicinanza e solidarietà a Ilaria Salis e alla sua famiglia e per ribadire che i diritti vanno rispettati ovunque, soprattutto all’interno dell’Unione Europea dove esistono regole chiare sul trattamento degli imputati e sulle modalità di detenzione”, spiegano in una nota.

Boldrini ha poi precisato che «tutti ricordiamo le immagini di Ilaria Salis portata in tribunale con le catene ai polsi, alle caviglie e perfino con il guinzaglio, immagini scioccantisoprattutto quando arriva da un paese dell’UE». Ma, spiega il deputato democratico e presidente della Commissione permanente per i diritti umani nel mondo della Camera, «nel complesso l’Unione Europea vale la stessa direttiva che obbliga gli Stati a non presentare, in tribunale, accusati e accusati come se fossero colpevoliperché fino alla sentenza definitiva vige il principio della presunzione di innocenza”.

Fratoianni e Cucchi, si legge in una nota, con la loro presenza “confermeranno alla loro connazionale e alla sua famiglia tutto il supporto necessario in questa vicenda”. Pochi giorni fa Salis ha pubblicato una lettera dal carcere in cui spiegava i suoi sentimenti «cadde in un pozzo molto profondo» da cui ci si chiede “se c’è un’uscita”. Ribadendo però di non avere dubbi «su quale lato della storia abbia ragione». Il padre, Roberto Salisha confermato che l’obiettivo è i casa in Italia, da richiedere dopo l’eventuale concessione della misura in Ungheria.

 
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