Milano in testa con +19,2% – .

Milano in testa con +19,2% – .
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Negli ultimi due anni il mercato immobiliare italiano ha visto una svolta significativa per quanto riguarda i prezzi degli affitti delle case. Dopo un periodo tra il 2015 e il 2019 caratterizzato da variazioni negative dei canoni, tra il 2019 e il 2021 si sono osservati incrementi moderati intervallati da lievi flessioni. La vera svolta si è però verificata nel biennio 2022-2023, con un aumento medio a livello nazionale livello del 6,1%.

Principali determinanti di questi aumenti sono state le 14 città metropolitane italiane, che hanno visto un aumento medio dei prezzi degli affitti del 10,2%. A guidare questa escalation è Milano, che si distingue con un importante balzo in avanti: il +19,2% rappresenta non solo la percentuale più alta in termini assoluti, ma segnala anche una crescita molto marcata rispetto al già consistente incremento nazionale.

A seguire, ci sono città come Trieste e Napoli che non sono rimaste a guardare, evidenziando una crescita rispettivamente del 16,4% e del 15,8%. Numeri più contenuti, ma pur sempre significativi, la Capitale, Roma, con un incremento del 7,9% nel biennio considerato. Firenze fa eccezione al trend generale, registrando un lieve calo, pari all’1,5%, a dimostrazione che il fenomeno non è uniforme ma presenta sfaccettature locali.

I dati in questione emergono dallo studio semestrale Omi-Agenzia delle Entrate, elaborato dal Cresme, che fornisce un quadro dettagliato delle attuali dinamiche del mercato degli affitti. Non sorprende che la seconda metà del 2023 abbia registrato un incremento del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, confermando il trend di un mercato sano ma con un peso sempre maggiore per gli inquilini.

Questi cambiamenti non sono passati inosservati agli occhi di analisti ed esperti del settore, che vedono una serie di fattori concomitanti nelle dinamiche attuali. Dall’aumento della domanda nelle grandi città, spesso legata alle dinamiche occupazionali e alla ripresa post-pandemia, all’aumento dei costi di gestione degli immobili, diversi elementi concorrono a spiegare l’aumento dei costi degli affitti.

Cittadini e policy maker hanno il compito di monitorare la situazione, conciliando l’esigenza di un mercato immobiliare dinamico con quella di garantire condizioni abitative giuste e accessibili. Nel frattempo il mercato continua a muoversi, con un occhio particolare alle metropoli, specchi di un’economia in rapida evoluzione, lasciando talvolta indietro chi non riesce a sopportare il peso di questi aumenti dei prezzi.

 
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