Incontro tra amministrazione e Confederazione Italiana Agricoltori per la questione fotovoltaico – .

Incontro tra amministrazione e Confederazione Italiana Agricoltori per la questione fotovoltaico – .
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Prosegue il cammino dell’amministrazione comunale per condividere le problematiche e l’impegno riguardo la questione fotovoltaico. Il vicesindaco Damasco Rosi ha incontrato il dirigente della Cia – Confederazione Italiana Agricoltori Massimo Gay e il vicepresidente Giovanni Bianchini per raccogliere paure e dubbi del mondo agricolo e ribadire la posizione del Comune di Massarosa. La possibile proliferazione di campi fotovoltaici a scapito della natura agricola di molti territori è senza dubbio motivo di preoccupazione sia dal punto di vista paesaggistico che strategico.

Il Comune di Massarosa ha illustrato la mozione approvata in Consiglio comunale che chiede a governo e parlamento di agire rapidamente con modifiche e decreti attuativi che consentano la possibilità di intervenire con strumenti urbanistici sul tema a livello territoriale.

Il dibattito si è aperto a seguito della richiesta presentata da un’azienda di realizzare un impianto nella zona agricola di Piano di Mommio, in prossimità dell’abitato, su una superficie di circa due ettari e con una potenza di circa 2 megawatt, ma altre situazioni secondo la normativa vigente potrebbero presentarsi nei prossimi mesi.


“Anche con gli esponenti della CIA – dichiara il vicesindaco Damasco Rosi – abbiamo condiviso la contrarietà all’installazione di impianti fotovoltaici su aree agricole senza alcun rispetto per le responsabilità di governo del territorio che spettano ai Comuni, come già detto e ribadito pubblicamente e per i cittadini fin dall’inizio. L’assenza del decreto “aree idonee” di competenza del Governo, il mancato coinvolgimento di Regioni e Comuni e le norme introdotte dal legislatore nazionale che prevedono procedure estremamente semplificate e prive di controlli specifici, escludono gli enti locali dalla possibilità di adottare atti che potrebbero contrastare la realizzazione di campi fotovoltaici e privarli di qualsiasi ruolo. Siamo di fronte al rischio reale di colonizzazione dei territori da parte di aziende che investono in questo settore, che hanno ingenti risorse a loro disposizione e che agiscono a scapito delle comunità locali e delle loro legittime preoccupazioni. Abbiamo ribadito la posizione dell’amministrazione anche con una mozione approvata in consiglio comunale invitando il Governo ad agire: a favore della transizione energetica, della produzione di energia da fonti rinnovabili e della riduzione degli inquinanti prodotti dalla produzione energetica, ma tutto ciò deve avvenire solo attraverso azioni territoriali atti di pianificazione da delegare alle regioni e ai comuni, non certo sulla base del semplice ritorno economico delle aziende che sottraggono al territorio aree destinate alla produzione agricola, beni di rilevante valore ambientale e li sprecano dal punto di vista paesaggistico oltre che danni collaterali ai cittadini e alle proprietà vicine a questi impianti. Ringrazio la CIA per la sua disponibilità a sostenere le nostre battaglie a tutti i livelli”.

“Come spesso accade, le norme vengono imposte dall’alto sul territorio e questi sono i risultati – sottolinea Massimo Gay CIA – non è proprio necessario utilizzare terreni agricoli quando ci sono abbondanti superfici a disposizione come i tetti di magazzini e fabbricati. Più che produrre più elettricità, bisognerebbe pensare a risparmiarla, soprattutto quella assolutamente inutile. Pensate quindi invece di incentivare la coltivazione dei terreni abbandonati. Gli agricoltori sono i veri custodi del paesaggio e troppo spesso questo non viene preso in considerazione con gravi conseguenze e rischi anche a livello idrogeologico”.

 
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