“Prendo le distanze dall’incomprensibile decisione assunta in Conferenza presidenziale che ha ribaltato la volontà unanime della Terza Commissione, condivisa dalla città, di esprimersi con fermezza sul “cessate il fuoco” in Consiglio comunale”. Esordisce così il sindaco di Eboli Mario Conte all’indomani della notizia che avrebbe creato nuovi e profondi dissensi nella sua maggioranza. Al centro della discussione, ancora e dopo tre mesi, la proposta di istituzionalizzare il Tavolo della Pace e decidere sul cessate il fuoco.
Le parole del sindaco
«La proposta di sostituire la deliberazione consiliare con un manifesto svilisce la funzione del consiglio comunale che viene svuotato delle sue prerogative e non esprime la volontà di questa maggioranza politica», dichiara il sindaco che per la prima volta dall’inizio del suo mandato esce allo scoperto e colpisce anche parte della propria maggioranza.
«Soprattutto non è condivisibile la decisione del tutto personale di due esponenti della Conferenza dei capigruppo di maggioranza che hanno sconfessato quanto loro stessi e i loro rappresentanti hanno espresso in Commissione con posizioni del tutto personali, probabilmente tratti in inganno dai rappresentanti dell’opposizione. che forse intendevano reagire male alla manifestazione di sabato 23 marzo scorso”.
L’appello
Il sindaco si rivolge ai consiglieri comunali di entrambe le parti e ai capigruppo e “per l’obiettività di quel documento imparziale invito tutti i capigruppo a rivedere la decisione presa e votare in Consiglio la delibera sul cessate il fuoco”.
Il 9 aprile, esattamente un mese dopo, il consiglio comunale si riunisce nuovamente.
