Come vendere una proprietà comune dopo la morte di un erede? – .

Come vendere una proprietà comune dopo la morte di un erede? – .
Come vendere una proprietà comune dopo la morte di un erede? – .

Siamo quattro comproprietari di un immobile. Il quinto morì e alla sua eredità rinunciarono gli altri fratelli comproprietari, i loro figli e nipoti. Possiamo vendere la proprietà?

Diciamo innanzitutto che sarebbe opportuno individuare l’attuale titolare della quota Fratello morto (sembra che sia successione legittimacioè in assenza di testamento).

Infatti, quando quelli chiamati aeredità (nel suo caso erano i quattro fratelli rispetto alla quota del fratello defunto) rinunciare all’eredità, all’istituto del rappresentazione (art. 467 e ss. c.c.) in base al quale i suoi successori subentrano al rinunciatario discendenti.

Nel suo caso, dove a loro volta i discendenti dei rinuncianti (bambini e nipoti dei rinuncianti) hanno rinunciato e non risulta che possa essere applicata la maggiorazione (articolo 522 c.c.), il legge (articolo 677 del codice civile) stabilisce che la quota dell’erede mancante spetta all’ eredi legittimi.

Gli eredi legittimi lo sono membri della famiglia fino al sesto grado quindi sarebbe opportuno essere certi che non vi siano parenti fino al sesto grado del fratello perché, se invece ci fossero, sarebbero loro i chiamati ad ereditare rispetto al citazione proprietà del bene che gli apparteneva Fratello.

Ad esempio: i cosiddetti parenti di quarto grado in linea collaterale pronipoti (cioè i figli dei figli dei fratelli), cugini (figli degli zii) e prozii (fratelli dei nonni); i figli di sono invece parenti in linea collaterale di quinto grado cugini e sono parenti in linea collaterale i cugini dei genitori e i figli dei figli dei cugini e i figli dei cugini di sesto grado genitori.

Se si può escludere l’esistenza di parenti di sesto grado del fratello, allora ai sensi dell’articolo 586 c Codice civile la quota di proprietà dell’immobile viene devoluta allo Stato (che ne diventa proprietario senza necessità di accettazione, ma dopo un complesso procedura il che presuppone tuttavia che sia trascorso il termine per l’eventuale revoca del consenso rinuncia da parte degli eredi che avevano già rinunciato in precedenza e che comporta un iter burocratico regolato dal decreto ministeriale n. 128 del 22 giugno 2022).

Trovare l’attuale proprietario della quota di proprietà dell’immobile appartenuto al fratello è importante perché senza il consenso di tutti i comproprietari dell’immobile è praticamente impossibile venderlo.

È quindi necessario innanzitutto individuare (con l’ausilio di a notaio sarebbe preferibile) attuale proprietario della quota appartenuta al fratello.

E una volta individuato contattatelo per vedere se ha intenzione di farlo vendere oppure no (se non vuole vendere la società dovrà essere sciolta Comunioneportare una causa in tribunale per il divisione giudiziaria dell’immobile, il cui esito potrà essere, se possibile, la divisione materiale dell’immobile, ovvero l’assegnazione dello stesso in proprietà esclusiva ad uno solo degli eredi con aggiustamenti ad altri ecc.)

Nel caso in cui la quota fosse invece devoluta al Stato (in assenza di altri parenti fino al sesto grado), sarebbe necessario procedere ulteriormente con l’iter burocratico necessario affinché lo Stato acquisisca la titolarità della quota (cosa che, però, potrà avvenire solo dopo la scadenza del termine per un’eventuale revoca della rinuncia all’eredità già effettuata dai c.d. rinuncianti).

Ti consiglio quindi di procedere prima identificazione del proprietario della quota appartenuta a suo fratello.

Articolo tratto dalla consulenza fornita dall’Avv. Angelo Forte

 
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