Con la tecnica del “finto incidente al figlio” truffano un’anziana e le fanno consegnare tutti i soldi, i gioielli e il bancomat.

Con la tecnica del “finto incidente al figlio” truffano un’anziana e le fanno consegnare tutti i soldi, i gioielli e il bancomat.
Con la tecnica del “finto incidente al figlio” truffano un’anziana e le fanno consegnare tutti i soldi, i gioielli e il bancomat.

Al termine di un’accurata indagine, la Squadra Mobile della Questura di Parma è riuscita a individuare gli autori – due giovani residenti nell’hinterland napoletano di 26 e 22 anni – di una truffa posta in essere ai danni di un anziano concittadino attraverso la nota tecnica del “falso incidente stradale”. al figlio”

Nel dettaglio, personale della Squadra Mobile è intervenuto nell’abitazione di una signora di ottantotto anni dove il figlio si era appena accorto che la madre era stata ingannata e indotta a consegnare tutti i soldi, i gioielli e il bancomat a un sedicente avvocato, agente di un fantomatico maresciallo dei Carabinieri: quest’ultimo le aveva telefonato dicendo che suo figlio era in caserma perché era rimasto coinvolto in un incidente stradale nel corso del quale era stata investita una donna e lei aveva bisogno di essere risarcita per evitare conseguenze. Senza dubitare della genuinità della richiesta, la vecchia aveva così obbedito. Solo con l’arrivo del figlio scoprì di essere stata ingannata.

L’immediato intervento della Polizia di Stato ha permesso, però, di risalire ad un prelievo fraudolento dal conto corrente della vittima effettuato presso un bancomat e, così, cristallizzare l’immagine del truffatore immortalata dal sistema di videosorveglianza del credito dell’istituto. Successivi accertamenti hanno consentito di identificare il veicolo utilizzato dai due truffatori, consentendo di ricostruirne tutti gli spostamenti.

Visionando le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, gli investigatori hanno individuato l’altro complice. La tempestiva attività investigativa è stata infine suggellata dal riconoscimento da parte della vittima della persona identificata dalla Polizia come il sedicente avvocato che si era presentato alla porta per ritirare i valori per “liberare” il figlio. Al termine delle indagini, i due truffatori sono stati denunciati in libertà alla locale Procura della Repubblica per il reato di frode aggravata in concorrenza. Sono in corso accertamenti per verificare se la coppia sia responsabile di ulteriori episodi simili.

 
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