mille persone a Missaglia per l’incontro con gli attori di Mare Fuori e Don Burgio – .

Grande successo per l’incontro promosso sabato pomeriggio da Costruiamo il futuro

Disagio giovanile e giustizia riparativa al centro dell’evento all’oratorio di Missaglia

MISSAGLIA – “Non sei ciò che produci o i voti che ottieni: sei molto di più. E il mare fuori è molto altro da scoprire, insieme”. Queste le parole, profonde e dirette, con cui Don Claudio Burgio ha voluto chiudere il bell’incontro organizzato questo pomeriggio, sabato, dalla Fondazione Costruiamo il futuro.

Ospite sul palco dell’oratorio Missaglia insieme agli acclamatissimi attori della famosa serie televisiva Mare fuori Giacomo Giorgi (che interpreta Ciro Ricci, un giovane detenuto che muore durante una rivolta da lui stesso scatenata) e Vincenzo Ferrara (Beppe Romano, educatore dell’istituto), don Burgio ha condiviso con il numeroso pubblico presente in sala, circa mille persone, la sua esperienza di cappellano del carcere minorile di Milano e fondatore dell’associazione milanese Kayròs.

“Le lacrime che vediamo nelle serie televisive sono vere lacrime di Beccaria. Ciò che mi sconvolge sempre di più, soprattutto in questi giorni difficili per il carcere milanese, è che il male sta diventando normale e il silenzio sembra essere un codice universale”. Un riferimento che ha riportato con forza alla ribalta il dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Elisabetta Soglioil ruolo degli adulti, intesi sia come genitori che come educatori.

“Se si trasmettono interessi concreti, se si sa muovere le proprie passioni, i ragazzi ce la faranno: c’è sempre la speranza di poter cambiare la loro vita” ha ribadito Ferrara, assumendo in realtà anche il ruolo dell’educatore che deve anche fare i conti con il rischio di sbagliare, sentendosi addirittura un fallito, come è successo a Beppe nella fiction dopo la morte di Ciro. “Penso che lo Stato abbia grandi responsabilità quando non riesce a dare un futuro e una speranza a questi ragazzi, che si sentono più tutelati e garantiti dalla criminalità organizzata” ha aggiunto Ferrara, sottolineando come sarebbe necessario migliorare anche la vita di chi lavorare in carcere, trovandoci ogni giorno di fronte a sofferenze e limiti. “Il merito di Mare Fuori è stato anche quello di mettere in luce una figura sempre trascurata: quella degli educatori”.

Un ruolo importante riconosciuto anche da Giacomo Giorgi che ha sottolineato la necessità di coinvolgere tutti, dalle famiglie alle istituzioni, attorno al tema della responsabilità educativa.

“Dico ai ragazzi che non è possibile tornare indietro, ma è sempre possibile migliorare. Certo, non possiamo pensare di cambiare tutto subito. Ma sono stanco di adulti che non si comportano da adulti” disse con franchezza don Burgio, ribadendo ad alta voce un’altra sua convinzione: “I ragazzi non sono cattivi, ma prigionieri, schiavi di una realtà che li travolge e di una cultura della prestazione continua. In questo contesto è fondamentale trovare figure adulte capaci di aprire la mente e ampliare lo sguardo, facendo capire che c’è sempre un’altra possibilità”.

Oltre le sbarre, oltre i propri errori, oltre i propri limiti: “Penso che il mare fuori sia il bene che possiamo fare e che pochi, come l’educatore Beppe, ci insegnano” ha sottolineato il parroco don Andrea Scaltritti, confessando di essere un appassionato fan della fiction televisiva. “Non l’avevo mai visto” ha ammesso il deputato al termine dell’incontro Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il futuro, riconoscendo di essere rimasto affascinato dai brevi spezzoni della serie trasmessi nel pomeriggio. “In questa società abbiamo bisogno di bellezza, di maestri e di testimoni. Non solo, dovremmo anche smettere finalmente di parlare dei giovani, ma iniziare a parlare con loro”.

L’incontro di oggi, dal titolo “Mare Fuori – Tra Fiction e Realtà”, ha rappresentato il primo appuntamento di “Costruiamo Cultura”, il ciclo di incontri organizzati dalla Fondazione Costruiamo il Futuro nel territorio brianzolo per il 2024. La prossima data lo segna in calendario sarà il 27 maggioquando l’auditorium del Comune di Merate ospiterà la presentazione del libro “Uno scherzo, Presidente” (pubblicato da Marlin), co-scritto da Vittorio AmatoGiornalista dell’AdnKronos, e Giovanni Lamberticollega dell’Agi, che hanno raccolto vent’anni di “inseguimenti” e appostamenti in questa sorta di diario.

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