Scontro con Abodi per il Covisoc, incontro urgente tra i 20 club di Serie A – .

Scontro con Abodi per il Covisoc, incontro urgente tra i 20 club di Serie A – .
Scontro con Abodi per il Covisoc, incontro urgente tra i 20 club di Serie A – .

ROMA – I 20 club di Serie A si sono riuniti oggi, lunedì 6 maggio, alle 14 per cercare un fronte comune contro il progetto di abolizione del Covisoc (la commissione di vigilanza dei club) e sostituirla con un’agenzia indipendente per monitorare i conti del calcio e del basket. La legge, ancora in bozza, è voluta dal Governo e sostenuta dal Ministro dello Sport e della Gioventù, Andrea Abodi. La maggior parte dei club di Serie A non sembra apprezzare l’idea di dover portare i libri contabili direttamente a Palazzo Chigi, passando al vaglio di una commissione tecnica ma politicamente ispirata (e nominata), con tutto ciò che ciò comporta. “Rischiamo di fare colpo a livello globale“, ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in un’intervista a Repubblica. Il numero uno dello sport italiano è fortemente contrario al nuovo organo di controllo, di nomina politica.

Il progetto del governo

In tre pagine c’è la norma che rischia di cambiare per sempre gli equilibri tra calcio e politica. L’agenzia dedicata alla vigilanza economico finanziaria dei club professionistici – A, B e C per il calcio, ma anche A1 per il basket – sarà un ente pubblico con “poteri autonomi” e composto da un presidente e due membri, nominati dal presidente del Consiglio Meloni o dal ministro Abodi; resteranno in carica 4 anni (senza rinnovo) e avranno altri 30 dipendenti con un budget annuo di 2,5 milioni finanziato dagli stessi club che poi saranno controllati, per non gravare sulle tasche dei cittadini. Nelle intenzioni dell’Esecutivo, l’agenzia dovrà sostituire la Covisoc, che opera “presso la Federcalcio” e con membri nominati a maggioranza qualificata dal consiglio federale, pur essendo una struttura formalmente autonoma rispetto alla Figc. Il nuovo organismo rilascerà le licenzechiederebbe documenti e chiarimenti anche in materia, effettuerebbe controlli, ordinerebbe ispezioni e potrebbe dare – come è scritto nella bozza – pareri vincolanti sulle iscrizioni ai campionati, pur precisando di rispettare l’autorità del Consiglio Federale che oggi ha l’ultima parola.

 
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