Lukaku flirta ancora con mezza Serie A: l’attaccante di Conte non passa mai di moda, Napoli e Milan gli stanno addosso

Lukaku flirta ancora con mezza Serie A: l’attaccante di Conte non passa mai di moda, Napoli e Milan gli stanno addosso
Lukaku flirta ancora con mezza Serie A: l’attaccante di Conte non passa mai di moda, Napoli e Milan gli stanno addosso

Roma, 5 giugno. (Adnkronos/Labitalia) – Un modello di business sostenibile e nuovi investimenti che hanno portato non solo a triplicare il fatturato dal 2018 a oggi ma anche a diventare un esempio virtuoso di trasparenza e innovazione verso tutti gli stakeholder. È questa la strada intrapresa dalla Pietro Coricelli Spa, azienda olearia fondata nel 1939 a Spoleto, e guidata oggi da Chiara Coricelli, che insieme ai suoi tre fratelli rappresenta la terza generazione. Lo dimostra il Bilancio Integrato 2023, che per la prima volta unisce in un unico documento la rendicontazione della performance finanziaria con le informazioni in ambito Environment, Social & Governance (ESG), anticipando la direttiva sul reporting di sostenibilità che entrerà in vigore a partire dal 2023. 2025.

“È stata una grande sfida – afferma Chiara Coricelli, presidente e amministratore delegato di Pietro Coricelli – sotto ogni punto di vista. Una sfida culturale, per la formazione dell’intera azienda, perché è un lavoro che coinvolge ogni reparto; una sfida anche sul piano redazionale, perché essendo volontario e non obbligatorio era un caso anomalo, e quindi era abbastanza difficile trovare una soluzione con le società di revisione”.

“Siamo riusciti a produrlo – aggiunge – con grande soddisfazione perché racconta il DNA dell’azienda, ovvero come operativamente, attraverso la produzione, il sostegno al territorio, gli accorgimenti quotidiani, riusciamo a incidere il meno possibile sul territorio ambiente e invece dare nuova energia e nuove fonti di reddito per il territorio. Ci permette quindi, da un lato, di migliorare, e dall’altro di porci un nuovo obiettivo a cui puntare per gli anni a venire”.

Un impegno per la sostenibilità che si esprime a tutti i livelli, da quello ambientale alla comunità locale, fino alle persone che lavorano in azienda. “La rendicontazione, l’analisi e l’attenta valutazione della filiera per quanto riguarda, ad esempio, tutti gli imballaggi che utilizziamo, è fatta con l’obiettivo di aumentare sempre più la percentuale di produzione da prodotti riciclati, come cartone o vetro, o anche il eliminazione dei materiali di imballaggio secondari, come la plastica, e creazione di un unico oggetto riciclabile con il cartone: questo, dal punto di vista ambientale, è l’indicatore su cui abbiamo lavorato con maggiore attenzione”, spiega Chiara Coricelli.

“Poi abbiamo tante iniziative a sostegno del territorio – ricorda – che partono dal ripristino della vecchia linea ferroviaria Spoleto-Norcia in bicicletta, poi attraverso il cicloturismo che aiuta a scoprire la nostra bella Umbria, fino alle attività con le città dell’olio, come come la passeggiata nell’oliveto, diverse le iniziative a cui ci piace partecipare in prima persona, perché il vero contributo che pensiamo di dare è portare un po’ di cultura d’impresa ad associazioni e onlus, per cercare di farle crescere e quindi alimentare un circolo virtuoso nella nostra terra”.

“Nell’ultima edizione della Spoleto-Norcia – racconta – abbiamo organizzato anche una pedalata di beneficenza, con tutti i nostri collaboratori, a favore di una onlus che raccoglieva fondi per acquistare un mezzo di mobilità alternativo per disabili. E questo è molto coinvolgente anche dal punto di vista del lavoro di squadra”.

In un periodo difficile per il settore oleario, Pietro Coricelli registra risultati in continua crescita, confermati anche per il primo trimestre 2024, e si colloca al 1° posto come azienda olearia nel settore dell’olio extravergine di oliva in Italia per quota di mercato e come settore con il più alto tasso di crescita tra i suoi principali concorrenti.

“Non abbiamo una ‘ricetta’ – osserva – ma possiamo dire come siamo arrivati ​​a questi risultati: tanta passione, lungimiranza e, appunto, sostenibilità. La sostenibilità mette insieme una serie di ingredienti che portano a cose buone. Abbiamo iniziato a investire nel 2020 nelle filiere olivicole italiane, attraverso accordi di filiera, per dare maggiore redditività all’agricoltore, e grazie alla nostra linea di prodotti 100% italiani siamo andati in controtendenza rispetto al mercato dell’extravergine”.

“Si è trattato quindi di un driver molto importante nel quale abbiamo sempre creduto fortemente e che anche oggi ci ha portato un grande contributo a questa crescita”, conclude.

 
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