Vince Fratelli d’Italia, i forti democratici del Centro. Bene l’Avs alla Garbatella – .

Vince Fratelli d’Italia, i forti democratici del Centro. Bene l’Avs alla Garbatella – .
Vince Fratelli d’Italia, i forti democratici del Centro. Bene l’Avs alla Garbatella – .

Un’affluenza bassa (43,58%), la più bassa delle ultime elezioni. Tante schede nulle, oltre 16mila con un +4mila rispetto alla media dei turni precedenti, segno evidente che qualcosa nella comunicazione istituzionale e di partito sulle modalità di voto non ha funzionato. Poi, i risultati. Con una premessa: dopo circa 19 ore dalla chiusura delle urne, mancano ancora alcune sezioni. O, meglio ancora: non sono sul sito del Campidoglio. Nonostante le operazioni siano state completate, problemi di trasmissione dei dati hanno rallentato notevolmente il completamento della verniciatura finale. Quando però mancano poco più di cinquanta tratti sparsi per la città, i dati possono considerarsi consolidati e le eventuali variazioni saranno dell’ordine di uno o due decimali.

Come si sono spostati i voti tra i partiti? I flussi: Fdi ruba consensi a Lega e Fi, Il Pd a M5S e Azione

I PIÙ VOTATI

Ovviamente in testa ci sono Fratelli d’Italia e il Pd. La sfida tra i due partiti più votati vede i meloniani battere i dem in 9 comuni su 15 e prevalere i dem in 6 sfide.

In realtà, esaminando nel dettaglio, emerge un quadro molto composito: i dem sono più forti nel I Centro Storico, nei Parioli (II Municipio), nel III Montesacro, XII Monteverde, VII Tuscolano e VIII Garbatella. Comuni tra loro con continuità territoriale e un comune denominatore: il centro città. In quattro di questi (I, II, VIII e XII) il Pd supera il 30%. E la roccaforte, con oltre il 32% dei voti, è proprio il Centro Storico che, insieme all’Appio, è il Comune che fa segnare il risultato peggiore per Fratelli d’Italia che si ferma a meno del 24% dei voti.

Per i meloniani, invece, il primato arriva, come detto, in 9 Comuni: in IV Tiburtino, V Prenestino, VI Tor Bella Monaca, IX Eur, sono la periferia di Roma. In sette casi FdI supera il 30%: Cassia, Aurelio, Trionfale, Portuense, Ostia, Eur e Tor Bella Monaca che, con oltre il 38%, si conferma la roccaforte dei Meloniani. E questo nonostante il Municipio VI sia stato quello che ha registrato l’affluenza più bassa, con meno del 34% di affluenza alle urne. Per inciso, rispetto alle precedenti elezioni regionali, nel VI Municipio FdI ha aumentato il numero dei suoi voti da poco più di 17mila a oltre 21mila. Questo è anche il comune che segna il punto più basso per il Pd che si ferma al 20%.

CENTRODESTRA

Per quanto riguarda gli altri due partiti di centrodestra, Forza Italia batte la Lega in 10 Comuni su 15 (I, II, III, IV, VIII, IX, XII, XIII, XIV e XV) con la sua roccaforte nel XV Comune, Cassia , con oltre il 7,5% dei voti: La Lega si afferma bene nel VI Municipio, dove supera il 6%.

AVS E GRILLINI

In quello che avrebbe dovuto essere il “campo largo” – Pd, M5S e sinistra – le altre due frazioni del gruppo si dividono quasi equamente i consensi: Avs è davanti ai grillini in 8 Comuni (I, II, III, V, VII, VIII, XII, XIII) mentre il partito dell’ex sindaco Raggi batte quello dell’ex sindaco Marino in 7 territori (IV, VI, IX, X, XI, XIV e XV). Per Avs la roccaforte è Garbatella (oltre il 16%) mentre per il Movimento 5 Stelle è Tor Bella Monaca (oltre il 15%).

CENTRISTI

I grandi perdenti della seduta sono i due movimenti centristi: Stati Uniti d’Europa, cioè il gruppo formato da Matteo Renzi, Emma Bonino e i Radicali; e Azione Calenda. Quest’ultima si impone in 13 comuni su 15 mentre Sue vince solo nel Centro storico e ai Parioli.

SOTTO IL quorum

Sono quattro i partiti che non hanno superato la soglia del 4%. Il minor consenso dell’elettorato è stato ottenuto dalla lista di Alternativa Popolare, il partito del sindaco di Terni Stefano Bandecchi, che si è fermata sotto i 3mila voti pari allo 0,3 per cento dei voti validi. Subito sopra, Libertà di Cateno De Luca che, con la sua galassia di simboli, ha raccolto poco più di 5.100 voti, ovvero appena lo 0,6% dei votanti. Così, Democrazia Sovrana e Popolare di Marco Rizzo, si è fermata intorno ai 5.900 voti (poco più dello 0,6%). Chiude la lista dei partiti sotto il 4% il raggruppamento di Michele Santoro, Pace Terra Dignità, che con oltre 27mila voti in tutta Roma sfiora il 3% dei consensi.

 
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