CREMONA – Fervono i preparativi per il Festival Monteverdi, che inizierà questa sera alle 20 con la prima de “L’Orfeo”. Intanto questa mattina si è tenuto un incontro con il maestro al Teatro Ridotto Ponchielli Sir John Eliot Gardiner, geniale interprete del repertorio monteverdiano e barocco, nonché, dallo scorso anno, anche cittadino onorario di Cremona. Gardiner ha ricordato la sua ormai trentennale esperienza cremonese, iniziata nel ’93 dirigendo il Vespro e L’incoronazione di Poppea e che lo ha visto eseguire lo scorso anno la Selva Morale e Spirituale in chiusura del Festival.
«Sto scrivendo un libro – dice – che si intitolerà ‘Monteverdi e la sua costellazione’: un gruppo di sette artisti, scrittori, matematici e astronomi, nati negli anni Settanta del Cinquecento. Da Galileo a Shakespeare, da Rubens a Bacon. Monteverdi condivideva con gli artisti della sua generazione la capacità di rendere le proprie opere rilevanti per il mondo contemporaneo. Niente si frappone tra noi e loro, tra il nostro tempo e il loro tempo”.
Con lui è intervenuto il critico Alberto Mattolil’interprete Bernardo Ruggero, e il maestro Antonio Greco, direttore musicale principale del Festival, che ha suonato per anni con Gardiner. «Giocando con Gardiner – spiega Greco – sono riuscito ad arrivare a un punto che mai avrei immaginato. Gardiner ha chiesto molto e tuttavia ha dato molta fiducia. Il folto pubblico del Ridotto ha accolto il degno concittadino con una standing ovation: un buon inizio per questa 41esima edizione del Festival, che si preannuncia ricca di sorprese.
