Ancora aperto il caso giudiziario tra il generale Roberto Vannacci e la pallavolista italiana Paola Egonu, che lo ha denunciato per diffamazione. Il gip di Lucca si è riservato di decidere se archiviare o meno la denuncia e dovrebbe pronunciarsi nei prossimi giorni. Egonu aveva denunciato l’attuale eurodeputato della Lega, dopo che questi aveva scritto nel suo libro «Il mondo sottosopra»: «Anche se Paola Egonu ha la cittadinanza italiana, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano la sua italianità». Egonu aveva denunciato Vannacci a Bergamo, con il caso passato per competenza territoriale a Lucca, dove Vannacci risiede.
La lettera “chiaritrice” di Vannacci a Egonu
Il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione del caso, ma il pallavolista si era opposto. All’udienza di oggi era presente anche Vannacci, che ha sempre negato le accuse. Nel maggio scorso aveva scritto anche una lettera a Egonu, nel tentativo di dare «un’interpretazione autentica delle parole e delle espressioni che ho usato nei suoi confronti», aveva spiegato il leghista. Vannacci ha poi spiegato di non aver mai avuto dubbi sulla cittadinanza italiana della pallavolista «e sono personalmente e continuamente orgoglioso che lei rappresenti il nostro tricolore, con le sue eccellenze sportive. Ma questo non può nascondere visivamente le sue origini, di cui sono convinto che lei stessa sia orgogliosa”. Nell’aula del tribunale di Lucca il pallavolista era assente. E al momento non sembra esserci alcuno spiraglio di accordo tra le parti. Ciascuna è rimasta sulla propria posizione, nonostante un primo tentativo di conciliazione.
