“Contratti di quartiere”, l’opposizione contro l’aumento del prezzo delle case sovvenzionate – .

“Contratti di quartiere”, l’opposizione contro l’aumento del prezzo delle case sovvenzionate – .
“Contratti di quartiere”, l’opposizione contro l’aumento del prezzo delle case sovvenzionate – .

LETTERE AL GIORNALE – Abbiamo ricevuto e pubblicata una nota politica dell’opposizione riguardante l’aumento del prezzo di vendita degli alloggi convenzionati relativi al progetto di riqualificazione urbana “Contratti di quartiere II”.

(consiglieri dell’opposizione e simpatizzanti nella foto)


L’AMMINISTRAZIONE INTINI AUMENTA I PREZZI DELLE CASE EDILI AFFILIATE “CONTRATTI DI QUARTIERE”

I Contratti di Quartiere, come è noto, nascono per dare alle giovani coppie, e più in generale alle fasce deboli e alle famiglie in difficoltà economica, la possibilità di acquistare una casa a prezzi contenuti. In questa prospettiva, la precedente amministrazione ha portato a termine il lungo iter amministrativo del programma edilizio dei Contratti di Quartiere, rinunciando a destinare a verde pubblico le aree centrali della città. Fatto sta che, contrariamente alle aspettative, il prezzo di acquisto delle case convenzionate è salito al punto da portarlo pari o leggermente inferiore al prezzo di mercato. Infatti, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 del 13.03.2024, l’amministrazione Francesco Intini ha aumentato il prezzo dell’edilizia agevolata, portandolo dagli iniziali 1.580,00 euro al mq agli attuali 2.042,00 euro al mq.

Che cosa significa tutto questo?

Ciò significa che giovani coppie, famiglie, soggetti vulnerabili e/o con ridotte risorse economiche, per un appartamento di circa 90 mq dovranno ora spendere circa 50.000,00 euro in più rispetto a quanto originariamente previsto. In poche parole, per molti nocesi la casa era e resterà un sogno. Quella portata avanti dall’attuale amministrazione è chiaramente una posizione contraria e distorta rispetto ai presupposti che hanno dato origine al programma edilizio del contratto di quartiere.

Chi trae vantaggio da questa decisione?

Certamente la decisione presa dalla Giunta Intini non va a beneficio di quelle fasce di popolazione a cui originariamente era destinata l’edilizia sovvenzionata. La maggioranza ha tentato, invano, di giustificare questo aumento dei prezzi facendo leva sull’aggiornamento ISTAT, ma questo è solo uno dei fattori che hanno contribuito all’aumento dei prezzi.

Dubbi e perplessità seri riguardano invece l’altro fattore che ha portato all’aumento dei prezzi, ovvero l’obbligo percepito di consegnare l’alloggio con una classe energetica diversa da quella minima stabilita in convenzione. È fondamentale che venga fatta chiarezza sulla prescrizione di questo punto. I cittadini beneficiari dell’acquisto agevolato di edilizia convenzionata hanno il diritto di conoscere in modo chiaro e motivato le ragioni che stanno dietro questa precisa volontà e decisione.

E ancora, non sono stati chiariti i criteri di accesso per gli aventi diritto all’acquisto dell’alloggio agevolato. A Bari, ad esempio, il sindaco Antonio De Caro ha previsto un bando pubblico per verificare i requisiti e determinare la graduatoria degli idonei. A Noci, però, non è stato detto né precisato nulla al riguardo, né è stata pubblicata una manifestazione con lo stesso intento di ricalcare almeno il modello della città di Bari.

Questa scelta ingiustificata lascia dubbi e perplessità anche nella mente dei cittadini e quindi questo atteggiamento è preoccupante. Non stabilire criteri e requisiti per l’accesso all’edilizia sovvenzionata costituisce infatti un ostacolo proprio per le fasce di popolazione che ne hanno più bisogno e alle quali è destinata. Pertanto questa maggioranza chiarisca perché, in questo periodo caratterizzato da forti difficoltà economiche, si è arrivati ​​a questa decisione ingiusta e penalizzante per le fasce più deboli. Chiediamo che si adottino subito misure concrete per garantire l’accesso all’alloggio a tutte quelle fasce che hanno redditi con ISEE non superiore a 20.000,00 euro e poi a quelle con redditi più elevati.

L’abitazione deve restare un diritto fondamentale di ogni cittadino a vivere in un ambiente dignitoso e sicuro, non possiamo permettere che questo diritto venga negato a causa di scelte politiche scellerate. Aspettiamo risposte e decisioni immediate in questo senso, soprattutto da parte del Sindaco che in campagna elettorale aveva promesso criteri di equità che oggi nega con queste decisioni, soprattutto non dando spiegazioni in consiglio comunale, nascondendosi piuttosto dietro pretestuose pronunce pregiudiziali di carattere natura procedurale e regolamentare.

Chiediamo come forze di opposizione e come cittadini che sia rispettato il criterio di equità e di solidarietà verso le fasce più in difficoltà, garantendo loro innanzitutto l’accesso al programma edilizio della cosiddetta edilizia sovvenzionata. Viene stigmatizzato il comportamento dei consiglieri di maggioranza e della giunta nella seduta del consiglio comunale del 5 giugno scorso, in cui chiedemmo di affrontare apertamente il tema dell’aumento dei prezzi, proponendo anche una verifica di competenza, vantata, a loro dire, esclusivamente dal Consiglio.

La maggioranza, per evitare di esprimersi in merito, ha disatteso quanto concordato nella riunione dei capigruppo che ha preceduto la convocazione del consiglio comunale. Il consigliere Marino Gentile, a nome dell’intera maggioranza, ha sconfessato quanto deciso in assemblea dal suo stesso capogruppo, sollevando con una pronuncia pregiudiziale una questione normativa strumentale, impedendo così di fatto che l’intera comunità sappia cosa pensa dell’intera questione. La posizione politica assunta da questa maggioranza denota una mancanza di rispetto non solo nei confronti dell’opposizione ma anche e soprattutto nei confronti dell’intera città. Adottando tali comportamenti ha delegittimato sia il ruolo dei capigruppo sia quello del convegno che li riunisce, svuotando quest’ultimo di dignità e di ruolo e creando, sì, un pericoloso precedente istituzionale e un grave pregiudizio alle regole democratiche.

Questa scelta politica dell’amministrazione Intini conferma con i fatti la mancanza di sensibilità verso i valori di solidarietà ed equità nei confronti delle classi meno abbienti della nostra comunità, creando iniquità e diseguaglianza nel loro trattamento. Tutta l’opposizione chiede a gran voce di modificare questa scelta inopportuna e onerosa.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Alla scuola di pronto soccorso con Misericordia, corso per 160 alunni a Cormons • Il Goriziano – .
NEXT Inter, nuova partita in vista: questa volta finisce