«Smettere di guidare immediatamente», gravi rischi derivanti dall’airbag – .

«Smettere di guidare immediatamente», gravi rischi derivanti dall’airbag – .
«Smettere di guidare immediatamente», gravi rischi derivanti dall’airbag – .

«Citroen vi chiede di sospendere immediatamente la guida del vostro veicolo». È questo il messaggio allarmante che la marca francese, oggi parte del gruppo Stellantis, comunica ad alcuni suoi clienti nelle lettere che invia per avvisarli di aver avviato una campagna di richiamo per problemi agli airbag dei modelli Citroen C3 e DS3 .

Citroen avverte di non utilizzare l’auto: rischio di lesioni gravi o morte

«Le sostanze chimiche contenute in questi gonfiatori» prodotti dall’azienda Takata (fallita nel 2017) «potrebbero deteriorarsi nel tempo», si legge nella lettera raccomandata che stanno ricevendo i clienti, «esponendo conducente e passeggero al rischio di dispositivo che interrompe il gonfiaggio dell’airbag con forza eccessiva in caso di incidente, atto a provocare lesioni gravi o mortali”. Il rischio è evidentemente serio perché l’azienda arriva fino a chiedere ai clienti di smettere immediatamente di guidare l’auto e di rivolgersi ad un’officina convenzionata con il marchio.

Il richiamo riguarda oltre 600mila Citroen C3 e DS3

Citroen ha annunciato di aver richiamato in una ventina di paesi più di 600.000 vetture C3 e DS3 a causa di un problema all’airbag su modelli prodotti in un periodo di circa dieci anni, tra il 2009 e il 2019, e che oggi non sono più commercializzati . In particolare, il richiamo riguarda 497.171 Citroen C3 e 108.601 DS3, modelli molto apprezzati anche dalla clientela italiana. Uno di loro è entrato in contatto con MF-Milano Finanza raccontare la sua situazione, perché le persone coinvolte in questo richiamo di Citroen rischiano di dover fare a meno della propria auto o guidare per molto tempo un veicolo poco sicuro.

Un utente a MF-Milano Finanza: appuntamento previsto per luglio, poi annullato

«A gennaio è arrivata la prima lettera», spiega il cliente, «e, tralasciando il fatto che sul sito dell’azienda venivano indicate officine effettivamente non autorizzate a effettuare l’intervento, con conseguente canalizzazione sui pochi che lo fanno, a febbraio Ho potuto prenotare un appuntamento per luglio.” Quattro mesi di attesa, ma allora va tutto bene? No. «Da qualche giorno è arrivata una nuova raccomandata», prosegue, «che, oltre a chiedere l’immediato blocco dell’utilizzo della macchina, impone di riprenotare l’operazione solo online, con l’annullamento della precedente appuntamento già fissato».

C’è un problema di mancanza di componenti per cambiare gli airbag

Parlando al telefono con le officine, spiega l’utente, «riferiscono che il problema iniziale era legato all’indisponibilità dei componenti per effettuare l’intervento sugli airbag e per questo si riparte da zero con il richiamo, con un codice che deve arrivare ed è legato al pezzo da cambiare.”

Il problema è che solo dopo aver ottenuto il codice puoi riprenotare l’appuntamento. «Il codice è stato richiesto martedì scorso ma al momento non è ancora arrivata alcuna risposta da Stellantis. Al numero verde indicato nella prima lettera – che funziona solo con i telefoni fissi – la chiamata cade dopo 50 minuti di attesa”. Il cliente attualmente non ha ancora una data per l’intervento sulla sua vettura, ma di fronte a questa situazione potrebbero trascorrere ancora diversi mesi. (Tutti i diritti riservati)

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Inflazione in Italia stabile allo 0,8%, tra le più basse d’Europa – QuiFinanza – .