Lo spread BTP-Bund schizza verso 160 con timore per la Francia. Azioni bancarie italiane sotto attacco, Piazza Affari KO – .

Forte impennata oggi per lo spread BTP-Bund a 10 anni, che è balzato di oltre 12 punti base puntando verso 160, innescando forti vendite soprattutto sui titoli delle banche italiane.

Il boom del differenziale tra i tassi BTP e Bund a 10 anni può essere spiegato così la raffica di acquisti innescata sui titoli di Stato tedeschi, che beneficiano della corsa ai beni rifugio lanciata dagli investitori nella sessione odierna:

la paura per il futuro della Francia è ancora una volta protagonista, in vista delle elezioni anticipate annunciate dal presidente Emmanuel Macron, dopo la schiacciante sconfitta del suo partito alle elezioni europee.

Si scatenano gli acquisti sui bond tedeschi, lo spread BTP-Bund vola verso 160

Compro sui Bund, considerato tra gli strumenti finanziari più sicuri (porto sicuro), essi provocano un calo dei rendimenti decennali tedeschi di ben -12 punti base, al 2,344%.

Compri la Germania, prendendo le distanze da tutti gli asset considerati più rischiosi, compresi i BTP.

I tassi BTP sono praticamente fermi, intorno al 3,91%quindi al di sotto della soglia del 4% superata nelle ore immediatamente successive all’ diffusione dei risultati delle elezioni europee..

Ma, di fronte al forte calo dei rendimenti tedeschi, lo spread BTP-Bund balza di quasi +12 punti base, superando i 158 punti di base.

Ed è naturale, vista la spina del doom loop, che i titoli delle banche italiane si confermano i peggiori dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari.

Pagando per l’ansia che non è mai tornata del tutto dal circolo vizioso, ovvero l’abbraccio mortale tra le banche italiane e i titoli di Stato nazionali, ergo BTP, le azioni di Mps-Monte dei Paschi di Siena e di UniCredit affondano di oltre il 6%.

Bper è tra i titoli peggiori anche nel Ftse Mib di Piazza Affaricon una perdita superiore al -5%, mentre Banco BPM scivola di oltre il 4,5%. Intesa Sanpaolo scende di quasi il 4%, mentre il Popolare da Sondrio lascia più del 3% a terra.

In generale, tutta l’Europa cade, presa dalla paura prossime elezioni anticipate in Francia che si svolgerà in doppi turni nei prossimi 30 giugno e 7 luglio.

Intervistato da Bloomberg Mohit Kumar, capo economista per l’Europa presso Jefferies International parla di un sentimento di “risk off”, cioè di avversione al rischio, legato alle “preoccupazioni per la Francia”, aggiungendo che, “con il fine settimana imminente, gli investitori stanno optando per alcune prese di profitto”.

‘Qualche’ prese di profitto che, come riporta Bloomberg nell’articolo “Le turbolenze politiche francesi innescano la corsa ai paradisi: i mercati si chiudono” sono particolarmente ampi, facendo scivolare soprattutto i mercati azionari europei ai livelli più bassi degli ultimi mesi. In tutto questo, la decisione che MSCI ha preso riguardo ai bond UE, impedendone l’ingresso nei suoi indici di titoli sovrani, non fa ben sperare.

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Elezioni francesi: il fattore Marine Le Pen fa scattare gli spread

Gli investitori lo temono una possibile vittoria del partito di estrema destra di Marine Le Pen peggiorerà le già precarie condizioni delle finanze pubbliche francesi.

Insomma, gli elevati livelli di debito e deficit di diversi paesi europei continuano a confermarsi come market mover, in una situazione in cui il timore è che il populismo al potere si faccia beffa dei nuovi diktat che, dopo tre anni di sospensione a causa della pandemia di Covid-19 e della guerra in Ucraina, verranno nuovamente imposti da Bruxelles attraverso il nuovo Patto di Stabilità e Crescita, che l’Italia della Meloni è stata costretta ad accettare, e che secondo diversi esperti avrebbe fatto la gioia della Germania.

L’incertezza dei trader ha continuato a persistere questa settimana lo spread Francia-Germania, o OAT-Bund a 10 anni per sprintare al ritmo più forte dal 2011.

Anche per impennarsi lo spread Italia-Germania, ovvero lo spread BTP-Bund che, come indica il grafico (sopra), ha registrato anche un aumento più forte rispetto allo spread francese.

BTP e bond francesi attaccati dopo le elezioni europee. C’è anche l’incognita Bce-Fed

Anche i BTP e gli OAT francesi sono oggi sotto osservazione speciale, alla luce degli acquisti che riversano sui Bund.

E lo shopping di Bund – cioè di titoli di stato tedeschi, considerati i più solidi tra i debiti sovrani europei – è così forte da portare rendimenti due anni per scivolare al ritmo più veloce dallo scorso dicembre.

È esplosa la paura per la sorte dell’Italia e della Francia in particolare proprio all’inizio di questa settimana, dopo la pubblicazione dei risultati delle elezioni europee, che hanno evidenziato in diversi paesi il successo ottenuto dai partiti di estrema destra alle elezioni europee.

I BTP sono stati più volte contagiati dalla paura per il destino politico di Parigi e, come in altri momenti di alta tensione, sono stati ancora una volta sotto attacco soprattutto per quel debito pubblico che pesa come un macigno sulle casse dello Stato italiano.

La turbolenza ha fatto leva sul sentiment degli operatori già incerto e cauto dopo il giorno della BCE, nella settimana in cui il Fed Day è stato protagonista.

D’altra parte, i mercati sanno bene che le banche centrali non sono più disposte a fare il gioco del mercato, come in passato, tutti concentrati piuttosto sulla dichiarazione di vittoria contro l’inflazione.

Non sono serviti a molto, dopo il primo taglio dei tassi nell’area euro dall’era Draghi annunciate dalla Bce lo scorso giovedì 6 giugno, le parole della presidente Christine Lagarde, arrivate anche in un momento in cui Francoforte sta vendendo BTP a ritmi record.

E anche la massima prudenza nel tagliare i tassi mostrata questa settimana dalla compagnia non ha aiutato La Fed di Jerome Powellal termine della riunione di politica monetaria del FOMC, il suo braccio di politica monetaria.

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Deutsche Bank paragona la situazione attuale alla crisi del debito sovrano dell’euro

Presta attenzione al commento che è arrivato Jim Reid, analista della Deutsche Bank:

È difficile ignorare i parallelismi tra la situazione attuale e quella emersa durante la crisi del debito sovrano (dell’area euro), vista l’attenzione che si concentra come allora sui risultati elettorali, sugli spread tra i titoli sovrani e sulla sostenibilità del debito”: tutto questo, unito all’assenza di “segnali sulla direzione che prenderanno le cose”.

E quindi il risultato di questa entusiasmante settimana di trading è questo le forti vendite che hanno infuriato i titoli europei hanno portato l’indice di riferimento Stoxx 600 Europe a cancellare tutti i guadagni realizzati dall’inizio di giugno.

anche peggio, secondo gli investitori La volatilità potrebbe continuare a dominare i mercati fino all’esito delle elezioni francesi.

COME Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, commentare ciò che sta accadendo nei mercati in questo momento:

“Le elezioni europee hanno portato molto pessimismo sui mercati finanziari, soprattutto dopo le conseguenze politiche in Francia. Tutti gli spread europei sono in aumento, in particolare lo spread francese Oat-Bund, che ha raggiunto quota 75 sui livelli del 2017, quando i timori di una Frexit erano molto reali (le elezioni presidenziali considerate come un referendum sull’UE). Riteniamo che le imminenti elezioni in Francia nelle prossime settimane siano diventate un evento molto significativo per i mercati finanziari. Lo spread italiano è salito ben oltre i 150 punti base, ma siamo ancora al di sotto dei massimi annuali. Sui mercati azionari le tensioni hanno portato a forti cali e sono proprio gli indici francese e italiano a mostrare i cali peggiori, a causa delle forti vendite nel settore bancario”.

Commento Sull’andamento dei mercati europei anche David Pascucci, analista di mercato di XTB:

Oggi il calo del Ftse Mib si fa pesante, siamo oltre il -2,7% nella performance e nelle banche scivolano molto in basso, divorando settimane di aumenti in soli due giorni di ribassi. La peggiore è Banca Mps che perde oltre il -6% tornando sui livelli di fine aprile, seguita da Unicredit che perde intorno al -5,5%, anch’essa ‘tornando indietro nel tempo’ ai minimi di metà aprile. Poi abbiamo Bper Banca che perde circa il -5%, tornando anche ai livelli di 2 mesi fa”.

Tenete d’occhio anche la Borsa di Francoforte, con il Dax “in calo di circa -1,5%”.

In questo caso, ha sottolineato l’analista di mercato di XTB, “ci stiamo avvicinando pericolosamente ai minimi registrati tra aprile e maggio e l’attuale situazione tecnica non promette affatto nulla di buono. La dinamica intraday è ancora fortemente orientata al ribasso anche se i mercati stanno testando importanti minimi di lungo periodo.”

 
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