Luigi Falasconi, conosciuto da tutti come Gigi, è stato una figura importante per il calcio aretino: figura molto nota nell’ambiente, aveva vestito le maglie del Sansepolcro (sua città natale) e poi dell’Arezzo, contribuendo poi come direttore sportivo alle fortune della società della capitale. Anche in questa parte della valle del Tevere era ovviamente conosciuto e apprezzato, e la sua prematura scomparsa, avvenuta nel gennaio di quest’anno, ha suscitato sentito cordoglio anche nel Tifernate. Ma negli ultimi tempi Gigi, una volta abbandonato il mondo del calcio in cui una persona schietta e leale come lui ad un certo punto si sentiva fuori posto, ha avuto modo di farsi molto apprezzare per l’altra sua grande passione: la pittura, con la tecnica dell’acquerello. in particolare ciò lo ha portato al centro della critica, non solo regionale. Il suo grande amico Sergio Bartoccioni (dalle battaglie sui campi da gioco della gioventù) lo spingeva da tempo ad esporre a Città di Castello: le situazioni favorevoli non si creavano lì per lì, poi purtroppo non c’era tempo… Ma ora l’attivo presidente della Confraternita dell’olio e degli ulivi dell’alta valle del Tevere sta in qualche modo sopperendo, in un modo che è ancora apprezzato dai familiari (che hanno collaborato) e da tutti coloro che conservano una buona impressione del Falasconi. ricordo: di uomo e di artista di calcio. Sabato 11, infatti, si inaugura la mostra dei nostri lavori, presso la sede dell’associazione in via Borgo Farinario 5, nel quartiere Mattonata. “È un evento che ho organizzato con grande piacere, e allo stesso tempo profondo rammarico per il fatto che Gigi non potrà essere con noi fisicamente: ma sarà con noi nello spirito, e sicuramente da lassù sorriderà vedendo il interesse che i suoi lavori susciteranno…”. Appuntamento per sabato prossimo alle 18, quindi, con Bartoccioni che tiene a ribadire ancora una volta come lo spazio della sede sia a disposizione di chiunque abbia qualcosa da dire, e da proporre, dal punto di vista artistico. Quindi, senza formalità: in modo genuino, proprio come l’ottimo olio della nostra terra…
