Le verità negate sul Covid 19 e lo sfregio del Codice Etico dell’Ordine dei Medici

Le verità negate sul Covid 19 e lo sfregio del Codice Etico dell’Ordine dei Medici
Le verità negate sul Covid 19 e lo sfregio del Codice Etico dell’Ordine dei Medici
Paolo Cassina, direttore

Belluno, 12 maggio 2024 – Ieri sera al Centro Giovanni XXIII, promosso dall’Associazione ContiamoCi, è stato proiettato il film di Paolo Cassina: “Non è andato tutto bene. Le verità negate sul Covid 19″. Il regista era già stato a Belluno nel 2022 con il film “Invisibili”
Il documento di oggi dura 175 minuti, è stato autofinanziato e quindi offerto alla diffusione, nell’interesse della comunità civile. Hanno collaborato le giornaliste Angela Camuso, Tiziana Alterio e Marianna Canè.
Ottima regia di Paolo Cassina, regista attivo nel mondo della comunicazione e della televisione, molto interessato ai documentari e alle inchieste giornalistiche, vincitore dei premi Ilaria Alpi nel 2014 e Guido Vergani nel 2017, da sempre interessato alle tematiche sociali e alle voci di chi fa non riesce a farsi ascoltare. Il film “Invisibili” sulle reazioni avverse ai vaccini, tuttora distribuito nel circuito cinematografico, ha avuto grande successo in Italia e all’estero.

“Non è andato tutto bene” che verrà proiettato anche questa sera a Feltre
ha documentato i temi che i media mainstream continuano ostinatamente a ignorare: il lockdown, il boicottaggio delle terapie domiciliari, i protocolli medici errati, la vicenda umana e la morte incomprensibile di Giuseppe De Donno (suicidato?) e della sua efficacissima cura a base di plasma immunitario , gli obblighi vaccinali, il Green Pass, le manifestazioni di massa, la manifestazione dei portuali di Trieste, le reazioni avverse ai sieri anti-Covid e gli innumerevoli casi di malori improvvisi spesso mortali.
Il documento si avvale delle testimonianze dei medici Massimo Citro Della Riva, Mariano Bizzarri, Vanni Fraiese, Alessandro Meluzzi, Giuseppe Barbaro, del fisico e biochimico Robert Malone, della giurista Alessandra Chiavegatti, del giornalista Giorgio Bianchi e tanti altri.

Le impressioni di incredulità e straniamento raccolte dopo la proiezione del film ieri sera, poco prima di mezzanotte, erano dovute alla totale assenza di riscontro di tali fatti sui principali giornali e nei programmi televisivi di tutti i giorni, come se si trattasse di eventi senza importanza nella realtà. coscienza e nell’organizzazione civile e senza implicazioni mediche, professionali e giuridiche.
La maggior parte della nostra Comunità, i suoi media e i Governi che l’hanno rappresentata in questi anni hanno reagito e continuano a reagire nel silenzio più assoluto a tutte le proteste e alle gravi illegalità perpetrate. C’è la percezione di un “grande fratello” che domina la situazione e detta con “ordini superiori” cosa possiamo fare e cosa dobbiamo pensare.
Solo una minoranza si ribella e fa sentire la propria voce. Contiamo su questa voce perché diventi sempre più attiva e coerente.

Un documento altrettanto significativo riguarda il comportamento del Presidente e del Consiglio di amministrazione dell’Ordine dei medici Belluno, che abbiamo recentemente interrogato in merito alle votazioni richieste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si terranno tra due settimane.
Questa è una lettera raccomandata inviata 6 giorni fa, senza risposta.

“Caro Presidente,
nella tua lettera del 12 marzo scorso, dopo uno scambio di lettere relativo ai progetti dell’OMS e al voto che si svolgerà alla fine di questo mese, mi scrivi: “il dibattito/confronto, nel quale vorresti coinvolgere il sottoscritto e la Direzione del Consiglio, non rientra in alcun modo nelle prerogative, facoltà, funzioni istituzionali e poteri di un ente quale un’associazione di categoria, vi dichiaro che non parteciperò al convegno, da voi organizzato e descritto nella vostra comunicazione dell’11 marzo 2024 e vorrei inoltre sottolineare che nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione in rappresentanza dell’organizzazione parteciperà a tale conferenza.”
L’attuale Ministro della Salute, medico come te, a differenza tua, ha ben compreso il senso della proposta dell’OMS e ha dichiarato che l’Italia non concederà all’OMS alcun potere in materia di gestione sanitaria.
In questi ultimi 3 mesi stanno venendo alla luce una serie abbondantissima di fatti, accertamenti, indagini e documentazioni che stanno facendo crollare tutta la montagna di falsità, improvvisazioni e irresponsabilità che hanno accompagnato i 4 anni di Covid e che in parte persistono ancora anche in i nostri ospedali. Tanto che di loro parla solo “la Verità” ma cominciano a comparire anche nelle pagine interne di “giornali” di comprovata fedeltà alle veline del Potere.
Ieri, ad esempio, i verbali segreti del Cts riportavano la consapevolezza che dal 2021 le controindicazioni e le complicanze dei vaccini erano ben note ma questo non ha impedito alla 18enne Camilla Canepa di correre un rischio mortale, prontamente intervenuto. L’allenatore del CTS Sergio Abrignani ha detto ai giudici “mi taglierei le mani per quell’autorizzazione”.
A questo punto, illustre Presidente, mi spieghi come rientri nelle prerogative, facoltà, funzioni istituzionali e poteri di un ente come un Ordine professionale (per sua natura indipendente dalle autorità politiche e legato solo ai principi del Codice di Etica) la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione dei medici che svolgono correttamente il loro lavoro e che rifiutano un falso vaccino, per giunta sperimentale, senza foglio informativo e senza consenso informato.
Lei e gli altri 100 presidenti degli Ordini dei Medici, in un gruppo numeroso e compatto, a quali Ordini Superiori avete obbedito? Di quali promesse ti sei convinto? Di fronte a quali minacce hai dovuto promettere? Quali rischi potresti correre rinnegando te stesso? E perché non ti sei dimesso piuttosto che deturpare il codice etico e le leggi ancora valide in Italia e in Europa sulla libertà e dignità della persona? Tu e il tuo Consiglio di Amministrazione siete soddisfatti del vostro lavoro?”
Dott. Filiberto Dal Molin

 
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