Inquinamento a Venafro, le ‘Mamme’ avvertono la Regione – .

Inquinamento a Venafro, le ‘Mamme’ avvertono la Regione – .
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È datata 30 maggio 2023 la sentenza con cui il TAR Molise ha “ordinato” alla Regione di integrare il piano di qualità d’area relativo al territorio del Comune di Venafro.
Palazzo Vitale era in piena amministrazione ordinaria, ci sarebbe stato il voto per rieleggere governatore e Consiglio poco meno di un mese dopo. Tuttavia, quasi un anno dopo, la sentenza della giustizia amministrativa non ha avuto seguito. Tanto che l’associazione “Mamme per la Salute” e il Wwf, che hanno accolto il ricorso, hanno inviato una diffida al presidente Francesco Roberti e all’assessore all’Ambiente Andrea Di Lucente.
A renderlo noto è l’avvocato Giuseppina Negro. Lei stessa, per conto delle due associazioni, ha notificato formalmente il primo marzo la decisione del TAR, chiedendone l’esecuzione e sette giorni dopo ha chiesto spiegazioni su quali iniziative fossero state intraprese. Non avendo ricevuto risposta, ha comunicato via PEC a Roberti e Di Lucente che, dopo altri 30 giorni senza risposte, tornerà in Tribunale per il cosiddetto “giudizio di ottemperanza”, quello al termine del quale Il collegio nomina un commissario per un adempimento che l’ente (in questo caso la Regione) non ha assolto.
Accogliendo uno dei motivi di ricorso delle Mamme per la Salute e del WWF, lo scorso anno i giudici di via San Giovanni stabilirono che il Piano (Priamo), «in violazione della normativa vigente, non dettava misure realmente efficaci per conseguire il obiettivi di recupero pur mirati, limitandosi invece a delineare semplici “linee di intervento”, che però, per ciascun macrosettore, non consentirebbero il raggiungimento degli obiettivi prefissati di qualità dell’aria e di minor impatto ambientale” . Anche considerando i superamenti rilevati per PM10 e NO2, non sono state pianificate azioni concrete per porre rimedio alla situazione. La Regione, scriveva un anno fa il Tar, “dovrà integrare il Piano dotandolo delle misure necessarie per agire efficacemente sulle principali fonti di emissione che incidono sulla suddetta zona di superamento”.
Contattato da Primo Piano, Di Lucente ha fatto sapere che l’assessorato all’Ambiente ha predisposto a Priamo un addendum dedicato alla Piana di Venafro con misure specifiche. Inoltre, sottolinea anche attraverso i suoi collaboratori che hanno fornito informazioni più dettagliate, è stata istituita una task force interna composta da funzionari e dirigenti dei settori Energia, Attività Produttive e Ambiente che settimanalmente analizza i dati. «L’attenzione mia e dell’amministrazione regionale sui problemi della Piana di Venafro – assicura Di Lucente – è massima».
Rif

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