Roma, 28 marzo. (Labitalia) – Torna anche quest’anno l’imperdibile appuntamento con ‘Maker Faire Rome – The European Edition’ (https://makerfairerome.eu/it). L’evento – promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma – si terrà dal 25 al 27 ottobre nei suggestivi spazi del Gazometro Ostiense. L’evento, come sempre, affronterà tutte le componenti chiave dell’innovazione: dalla manifattura digitale all’Internet of Things, dalla robotica all’intelligenza artificiale, dall’agritech alla manifattura digitale, passando per i big data e l’aerospaziale, fino alle ultime scoperte del metaverso e realtà aumentata. L’edizione 2024 è la dodicesima di un evento che è cresciuto e si è evoluto nel tempo, rimanendo sempre un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono cambiare il mondo, in meglio, con la propria creatività.
Anni di innovazioni e idee che si sono trasformate in progetti concreti e invenzioni che hanno migliorato e rivoluzionato interi settori della nostra società, rendendo possibile ciò che, fino a qualche anno fa, sembrava irraggiungibile. Per i numerosi partner, Maker Faire Rome rappresenta una piattaforma di incontro unica e virtuosa con aziende, startup, enti di ricerca, scuole, università e innovatori. La rete creata durante l’evento mette in contatto le aziende con un vasto pubblico e offre l’opportunità di accelerare il go-to-market di prodotti e servizi innovativi.
“La nostra – spiega Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – è una fiera inclusiva, dove la tecnologia è alla portata di tutti, non solo dei professionisti. Questo spirito ci ha accompagnato fin dalla prima edizione e lo abbiamo mantenuto intatto negli anni. Maker Faire Rome coinvolge tutti in modo semplice e diretto. Quest’anno torniamo al Gazometro Ostiense e siamo già pronti ad allestire una nuova, indimenticabile edizione”. “Siamo già al lavoro – afferma Luciano Mocci, presidente di Innova Camera, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma – all’edizione 2024 che punterà, in modo ancora più deciso, sulla diffusione della cultura dell’Open Innovation, consentendo la produzione sistema per attingere a idee, soluzioni, strumenti e competenze tecnologiche che provengono dall’esterno e dal basso, attraverso una connessione virtuosa tra innovatori, creativi, startup, aziende, studenti, università e istituti di ricerca”.
