Nella Naca di Catanzaro il dolore di un popolo • Meraviglie della Calabria – .

Di Roberto De Santo

C’è chi lo colloca nel XVII secolo, altri nel Medioevo e altri ancora in tempi più remoti. Ma sicuramente la processione della Naca resta una delle tradizioni più importanti della Calabria. In particolare quello che si svolge il Venerdì Santo a Catanzaro e che richiama nel capoluogo un gran numero di fedeli e turisti. Questo perché rappresenta uno dei momenti più alti della spiritualità cittadina, carico di valori e significati e capace di provocare profonde riflessioni sul dolore e sul senso della vita.

La morte di Cristo e la sua risurrezione rappresentate nel rito richiamano il significato più profondo del cristianesimo e la speranza di salvezza degli uomini. In questo la Naca è allo stesso tempo un momento di profondo dolore e di attesa. Quella che si compirà con la risurrezione e quindi con la rinascita. Ma la Naca rappresenta anche un momento di profonda condivisione: i fedeli percepiscono durante il rito di essere peccatori e per questo chiedono perdono a Gesù. Inoltre la Naca ha un importante significato culturale. Rappresenta una tradizione secolare che lega la comunità di Catanzaro e di altri centri calabresi, unendo le persone in un momento di condivisione e di celebrazione della propria fede.

Storia

Anche se non ci sono certezze sulle origini di questa manifestazione che deve il suo nome al termine greco νάκη (nake), che significa vello lanoso, probabilmente utilizzato nell’antichità per la costruzione di culle o amache. È all’interno della Naca che viene deposto il corpo di Gesù durante la processione. Si tratta di una sorta di culla ornata da un drappo di raso e seta e impreziosita da fiori, luci e angeli di cartapesta recanti i simboli della Passione.

La processione di Naca nasce dall’usanza dei Confratelli di recarsi in visita alle Tombe la sera del Giovedì Santo portando “sulle spalle” una pesante Croce Penitenziale. La “Naca” veniva portata a spalla dai rappresentanti delle corporazioni di mestiere; per molto tempo, infatti, calzolai, contadini e artigiani ebbero questo privilegio. Oggi, invece, è trasportato da diversi anni dai Vigili del Fuoco anche se sono proprio le antiche confraternite cittadine a svolgere il ruolo centrale nell’organizzazione dell’intera cerimonia. Sono infatti i membri delle quattro confraternite catanzaresi del SS. Rosario, del SS. Giovanni Battista ed Evangelista, dell’Immacolata Concezione e della Confraternita di Santa Maria. del Carmine di curare l’evento che a Catanzaro si festeggia il venerdì praticamente tutto l’anno.
Altra notizia storica è che fino al 1937 a Catanzaro si svolgevano diverse processioni della “Naca”. Proprio dopo quell’anno, per ordine di monsignor Giovanni Fiorentini, venne istituita una sola processione. Cioè quello che si tiene nel pomeriggio del Venerdì Santo per le strade di Catanzaro e che si rinnoverà anche quest’anno.

La preparazione della Naca

La preparazione della statua di Gesù per la processione di Naca è un momento molto importante. La statua di Gesù è posta nella Naca, che ha la tipica forma di culla allungata. Questa culla è adornata con tessuti e circondata da fiori. Alle estremità della culla sono presenti quattro o più angeli di cartapesta, che tengono in mano i simboli della Passione.

La preparazione della Naca e della statua di Gesù è un momento di grande partecipazione comunitaria. Questo tempo di preparazione è un’opportunità per la comunità di condividere e celebrare la propria fede. La statua di Gesù rappresenta il Cristo morto e la sua posizione nella Naca simboleggia la sua sepoltura.

Lo sviluppo

Il corteo parte dalla Basilica dell’Immacolata a Catanzaro (e poi ritorna) guidato da suonatori di tromba e tamburi. Poi le croci penitenziali portate a spalla dai fedeli che avevano fatto voto di sciogliersi circondati da decine di persone in costume.
La Naca è portata a spalla, come sempre, dai vigili del fuoco del comando provinciale, e insieme alle autorità civili e militari. Nel corteo segue la Madonna Addolorata con il cuore trafitto da sette spade vestita con un abito nero e rappresentata con il cuore trafitto da sette spade: sono i sette dolori della Vergine e Madre di Cristo.

la Naca catanzaro - Meraviglie di Calabria - 10

Infine i fedeli che hanno recitato la Via Crucis insieme al clero. Degna di attenzione è la presenza nel corteo di bambine vestite da Madonna Addolorata, alcune con le braccia aperte, come la statua della Madonna.
Quest’anno il programma artistico immaginato dall’Amministrazione sarà concentrato in un unico luogo, Piazza Le Pera, strategicamente collocato lungo il percorso della Naca e precederà cronologicamente (ore 17) la partenza del corteo. L’intervento artistico che precederà l’inizio dello spettacolo si intitola “La Via Crucis”, con il programma ideato dal Conservatorio Statale “Čajkovskij” che vedrà la musica del Quartetto d’archi, la partecipazione del soprano Miriana Screnci e le letture interpretate dalla Compagnia d’Irene Acli Nuova Scena, a cura di Romina Mazza.

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