L’impegno dell’ATER a Terni: Responsabilità, Trasparenza e Soluzioni Concrete
L’impegno dell’ATER – Nel contesto delle recenti controversie in merito alle abitazioni ERS da ristrutturare a Terni, emerge un chiaro invito all’azione da parte degli organi competenti. Con oltre il 65% delle abitazioni con una superficie inferiore a 60 mq, diventa evidente la necessità di interventi mirati per adeguare le abitazioni alle moderne esigenze delle famiglie. Sindacati e autorità competenti hanno ribadito l’importanza di dare priorità al restauro degli alloggi di superficie superiore a 80 mq, al fine di garantire soluzioni abitative adeguate.
È fondamentale sottolineare che, al netto degli alloggi minimi, resta da ristrutturare solo il 5% circa del totale degli alloggi disponibili a Terni, una percentuale significativamente inferiore alla media nazionale e regionale. Questi dati mettono in discussione le notizie strumentali diffuse da chi vuole creare confusione anziché risolvere i problemi.
L’Assessore Maggi è invitato ad assumersi le proprie responsabilità e a partecipare attivamente al dibattito piuttosto che diffondere informazioni fuorvianti. È necessaria una presenza costante e costruttiva per affrontare le sfide abitative della città.
Inoltre, è stato evidenziato che una parte significativa delle abitazioni da ristrutturare è di proprietà del Comune di Terni, che dovrà fornire i finanziamenti necessari per gli interventi. Nonostante i ripetuti inviti da parte di Regione e ATER, il Comune non ha ancora ottemperato a tale obbligo, provocando ritardi e complicazioni nel processo di riqualificazione urbana.
È stato avviato da Regione e ATER un progetto di riqualificazione urbana nel quartiere San Valentino, con l’obiettivo di realizzare nuove soluzioni abitative e migliorare le condizioni di aree comunali inutilizzate da oltre 15 anni. Ciò dimostra un impegno concreto per il benessere della comunità, contrario ad ogni intento speculativo.
Per quanto riguarda le aree di via Rosselli e via Eugenio Chiesa, è emerso che la gestione della manutenzione non può essere attribuita esclusivamente all’ATER, poiché coinvolge anche proprietà comunali e private. Resta fondamentale l’invito al Comune a partecipare attivamente alla risoluzione di queste problematiche per garantire il benessere della comunità.
In conclusione, è evidente che per affrontare la sfida abitativa di Terni è necessaria un’azione concertata tra enti locali, regionali e ATER. È tempo di trasparenza, responsabilità e soluzioni concrete per migliorare la qualità della vita dei cittadini e porre fine alla disinformazione e alla politica di non intervento.
