Il dibattito sul Green Deal europeo inaugura Bergamo Next Level 2024 – .

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Bergamo. “La missione del Green Deal europeo è un progetto da realizzare, non un laboratorio di ricerca. Dobbiamo percorrere nuove strade e solo insieme, con il coinvolgimento di diversi attori – imprese, associazioni, commercio e servizi, mondo scientifico, industria e organizzazioni non governative, cittadini, comunità, pubbliche amministrazioni – è possibile intervenire per tutelare l’ambiente, promuovendo un’economia sostenibile, una mobilità ecologica e la transizione verso l’energia pulita. La sfida è passare dall’ambizione all’azione”: così Agnes SchönfelderPortavoce del Green Deal dell’UE, è intervenuto al convegno ‘La transizione net-zero dei sistemi territoriali ad alta vocazione manifatturiera nel contesto del Green Deal europeo’, evento inaugurale della revisione Bergamo Next Level 2024, la principale iniziativa di Terza Missione del Università degli Studi di Bergamo promossa insieme a Pro Universitate Bergomensi fino al 22 aprile 2024.

Numerosi gli ospiti internazionali, rappresentanti di diverse Direzioni Generali della Commissione Europea.

Davide Amato, della Direzione Generale per la Ricerca e l’Innovazione della Commissione Europea (DG RTD): “Sono cinque gli ambiti fondamentali su cui stiamo lavorando: il consumo di energia elettrica, il consumo di energia per usi termici (riscaldamento e raffrescamento), la gestione dei rifiuti, mobilità e pianificazione territoriale. Sono domande che ci chiedono di andare oltre una prospettiva tradizionale. Diventa allora fondamentale sviluppare soluzioni tecnologiche, anche infrastrutturali, e di innovazione sociale. La Commissione Europea punta molto sull’idrogeno, ma oggi la grande quantità di idrogeno proviene da fonti fossili, mentre noi vogliamo passare alle fonti rinnovabili”.

Stefano Sorò della Direzione Generale per il Mercato Interno, l’Industria, l’Imprenditoria e le PMI (DG GROW) della Commissione Europea: “L’obiettivo generale è mettere in atto un quadro normativo che consenta un accesso sicuro e sostenibile alle risorse, dal punto di vista climatico, ambientale, economico, finanziario, politico e geopolitico. Bisogna lavorare sulla burocrazia e sulla formazione. Dobbiamo infine facilitare, attraverso il quadro normativo, lo sviluppo di tecnologie innovative”.

Antongiulio Marino della Direzione Generale per gli Affari Economici e Finanziari (DG ECFIN) della Commissione Europea: “La Commissione Europea stima che servano 650 miliardi all’anno solo per la transizione energetica. Se aggiungiamo anche i trasporti arriviamo a 1200 miliardi l’anno. Se consideriamo che il bilancio europeo è pari a 1000 miliardi in 7 anni, capiamo che il bisogno di investimenti è molto elevato e che le risorse a disposizione non saranno in grado di coprire tutte le necessità. Allora diventa cruciale indirizzare il capitale privato utilizzando la leva pubblica: se abbiamo poche risorse dobbiamo essere selettivi negli investimenti. Questo è lo spirito alla base del programma InvestEU.”

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Tag: discussione Europeo Verde Deal inaugura Bergamo Livello

 
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