le sfide della Bergamo del futuro tra e-bike, bus elettrici e supercolonne – .

le sfide della Bergamo del futuro tra e-bike, bus elettrici e supercolonne – .
Descriptive text here

Bergamo. “Il futuro della mobilità a Bergamo: verso un modello sostenibile e integrato”. Questo il titolo del convegno inserito nel palinsesto di Bergamo Next Level: un incontro tra istituzioni e Università degli Studi di Bergamo per affrontare insieme le sfide di domani. Hanno portato il loro contributo Paolo Malighetti, dell’Università degli Studi di Bergamo, Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Lombardia, Ferruccio Resta, presidente della Fondazione MOST PNRR, Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, Gianni Scarfone, amministratore delegato di TEB, Enrico Felli , presidente ATB, Giovanni Sanga, presidente SACBO. A condurre i lavori è Dario Di Vico, giornalista del Corriere della Sera.

Al centro del dibattito c’è la mobilità leggera come paradigma della mobilità intesa in senso assoluto. E, dopo un’introduzione precisa, capace di fotografare lo stato dell’arte, tenuta dal professore Paolo Maghetti, chiamati a fare gli onori di casa, è tempo di riflessione con i contributi degli ospiti. Sono tanti gli spunti e altrettante le analisi che raccontano di una Bergamo che, in continuo movimento, vive e affronta giorno dopo giorno le sfide della mobilità, cercando di abbandonare, seppure con difficoltà, metodi tradizionali e consolidati nel tempo, uno su tutti l’uso dell’auto, che rimane ancora dominante, a favore di soluzioni innovative, sostenibili e integrate. Sfide che appartengono a una capitale che si nutre di spostamenti interni ed esterni, e che subisce, come ci dice il trend, molte più pressioni dalla provincia che dalla città stessa.

“Muoversi bene è fondamentale per garantire la crescita e il benessere della città – così Maghetti-. Ma perché ciò avvenga è necessario che le soluzioni proposte non siano imposte dall’alto ma siano costruite su misura. Del resto parliamo di una provincia che ospita oltre 1 milione di abitanti, un’area densamente popolata. Bergamo è una città in continua evoluzione e cambiamento, così come lo sono le esigenze dei suoi cittadini. Per questo la vera sfida è conciliare le esigenze della mobilità tradizionale con quelle del futuro e immaginarle per un territorio vario e molto diverso in tutte le sue componenti, con una città densamente popolata e con alcune aree della provincia, come le valli, che stanno vivendo il fenomeno dello spopolamento. Con realtà molto attraenti dal punto di vista turistico, ma difficili da collegare e, talvolta, da raggiungere.

I sistemi di trasporto hanno aumentato nel tempo la loro capacità e le loro potenzialità, anche se i tempi di percorrenza sono rimasti gli stessi di 30 anni fa. In questo scenario occorre tenere sempre più conto dell’impatto ambientale, dell’avanzamento della tecnologia, dell’adeguamento delle infrastrutture che competono tra loro per lo spazio, ma che devono anche saper creare una sintesi tra pianificazione nazionale e urbanizzazione di marca locale. . Le politiche di ampio respiro devono coniugarsi con le esigenze dei territori e permettono necessariamente di immaginare una mobilità futura che passi attraverso una cultura che fa rima con sicurezza, per evitare che i suoi stessi benefici vengano rallentati”.

Il “Questionario Geo” e il docu-film sulla mobilità sostenibile realizzati dagli studenti dell’Ateneo

Malighetti introduce poi i valori della mobilità leggera e sostenibile, la risposta alla domanda del futuro, lanciando un docufilm realizzato da giovani studenti dell’Università degli Studi di Bergamo. Un cortometraggio che racconta come, già oggi, Bergamo si è aperta al cambiamento, come ha imboccato la strada giusta e come dobbiamo continuare a seguire la strada tracciata. Una sfida da vincere, per una città che sta già sostenendo investimenti importanti, in un territorio non uniforme e lineare. Essere un modello ed esempio europeo, per attrarre giovani studenti e turisti da tutto il mondo.

Per questo l’ateneo ha lanciato, da tempo, anche il “Geo questionario”, un’indagine volta a mappare la situazione complessiva degli spostamenti per individuare le soluzioni più interessanti e adatte alle richieste dei cittadini. COME? Attraverso la contaminazione tra competenze e l’assunzione di una visione policentrica e intermodale. L’obiettivo era quello di mettere al centro il corpo studentesco per stimolare la capacità critica, mescolando esperienze di giovani lombardi, europei e extraeuropei. Un film che racconta il viaggio nella mobilità sostenibile in versione bergamasca, secondo tutte le modalità offerte dalla città stessa, e che apre le porte di MOST, l’unità di lavoro presente in ateneo interamente dedicata al tema. Dove lavoriamo sui paradigmi e sugli algoritmi delle biciclette a pedalata assistita per renderle più efficaci e sostenibili, sviluppandone le componenti elettroniche per garantirne l’ingresso nel mondo della mobilità intelligente.

Biciclette, una soluzione di mobilità dolce in continua crescita

“In Italia si vendono 1,3 milioni di biciclette all’anno – continua Maghetti -, contro 1,5 milioni di auto. Nel 2023 le e-bike hanno rappresentato il 25% delle vendite rispetto all’11% del 2019. La quota modale delle biciclette nella mobilità urbana è in costante aumento, a scapito del trasporto pubblico. Nel 2022 sono stati oltre 33 milioni i cicloturisti in Italia e in Europa. Solo nel 2023 sono state vendute oltre 120.000 cargo bike, +36% rispetto al biennio 2021-2022.

Questo per dire che la mobilità leggera è un modo di progettare la mobilità del futuro, con sufficiente velocità, con ingombri e pesi minimi, con flessibilità di utilizzo. In Italia ci sono 93.500 chilometri di piste ciclabili, a fronte di 840mila km di strade. Ma la vera questione è quale sarà il loro futuro e con quale futura manutenzione? Riuscirà la mobilità leggera a intercettare le opportunità che la tecnologia sta apportando al sistema dei trasporti? E che ruolo avrà Bergamo?” .

Gli interventi

Ferruccio Resta, pagFondazione MOST PNRR residente: “Il tema della mobilità non dovrebbe limitarsi solo alle politiche ambientali, ma piuttosto a forti interventi di governance. Usciamo da un G7 che ci ha insegnato che questi sono temi di grande attualità e fondamentali, così come lo è l’accessibilità, soprattutto laddove si parla di fragilità. La mobilità dolce è uno degli attori chiave nel futuro dei trasporti. COME? Attraverso la ricerca e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale che cambierà anche il mondo della mobilità dal punto di vista dei dati, della manutenzione e della pianificazione”.

Renato Mazzoncini, L’amministratore delegato di A2A: “Stiamo lavorando per creare un nuovo paradigma di ricarica elettrica per le auto. sto parlando di Stazioni City Plug che si propongono come soluzione alle esigenze di ricarica del quartiere, saranno infatti situate a pochi minuti a piedi da casa o dal posto di lavoro. L’obiettivo di CityPlug è rispondere alla domanda di ricarica a lungo termine di residenti e lavoratori, che tipicamente parcheggiano la propria auto per una durata media che va dalle 6 alle 14 ore continuative, ottimizzando i tempi di sosta ricaricando con energia certificata da fonte rinnovabile. Abbiamo lavorato su pali ben integrati nell’arredo urbano – ad esempio inserendo la spina urbana nei pali dell’illuminazione pubblica, puntando a ottimizzare ulteriormente lo spazio pubblico – e soprattutto sostenibili, dal punto di vista dell’impatto ambientale delle città e delle reti elettrica come risposta a questo dibattito equo. Chiediamo già di poter installare le stesse infrastrutture in altri Comuni e ci aspettiamo che le istituzioni in futuro favoriscano ricariche di questo tipo considerando che è un modo sostenibile per favorire la transizione verso la mobilità elettrica, in particolare per le città elettriche. plugin per auto e veicoli. PPer raggiungere i 34mila punti di ricarica del piano industriale sono previsti 500 milioni di investimenti entro il 2035”.

Gianni Scarfone, Ad Teb: “LL’approccio deve essere multi livello. Negli ultimi anni abbiamo sperimentato una mobilità insostenibile: l’utilizzo di auto e moto ha raggiunto la soglia dell’80% su scala nazionale. Sono 100 milioni gli spostamenti giornalieri, di cui, infatti, l’80% avviene con mezzi di trasporto privati. A Bergamo il dato si attesta al 70% e il restante 30% con altre modalità alternative. Dobbiamo continuare a lavorare per creare una strategia di mobilità integrata, prendendo esempio da altre città europee, senza dimenticare che nel 2026 avremo a disposizione anche il Teb 2, l’e-Brt e sarà stata realizzata la riqualificazione della linea ferroviaria Ponte-Bergamo. completato e il raddoppio della linea Bergamo-Montello, oltre al collegamento con l’aeroporto e avremo a disposizione la nuova stazione. Quindi le attrezzature su cui circoleranno i mezzi saranno molto diverse”.

Giovanni Sanga, presidente Sacbo: “L’aeroporto sta vivendo una fase di grande crescita, tanto da confermarci come il terzo in ordine di importanza in Italia. Lavoriamo muovendoci nell’ambito dei temi dell’innovazione tecnologica e della mobilità integrata, guardando all’intermodalità o meglio, all’intermodalità modalità multipla, come paradigma di riferimento. L’obiettivo è mettere a sistema, all’interno dell’aeroporto e nelle sue vicinanze, più soluzioni di viaggio che vadano nella direzione di soddisfare le esigenze dei cittadini. Il collegamento ferroviario che collegherà Orio a Milano sarà realizzato entro il 2025, ci troviamo a poco più di un chilometro dal casello autostradale di Dalmine, siamo il primo aeroporto bike friendly, abbiamo sviluppato vari collegamenti ciclo-pedonali, di rilevanza provinciale e regionale. La sostenibilità è un concetto e un impegno che va perseguito lavorando sia sui miglioramenti da apportare a livello aeroportuale, sia su quelli che riguardano gli aeromobili, puntando a mettere sempre meno veicoli inquinanti è questo garantire la minima impronta acustica al suolo. Siamo a buon punto: un terzo della flotta Ryanair ci garantisce rispettivamente il 18% e il 40% in meno rispetto ai due parametri. Lo sforzo rilevante sarà anche quello di saper attuare strategie che facciano digitalizzando la matrice di controllo e riducendo i tempi a terra di un aeromobile, dei servizi e delle rotte. Percorsi di grande novità che prevederanno anche controlli biometrici sui cittadini che sostituiranno quelli attualmente in vigore”.

Enrico Felli, Il presidente Atb: “Abbiamo provveduto a rinnovare il nostro parco autobus con veicoli elettrici e a metano. Ne abbiamo acquistati 35, ne sono appena arrivati ​​10. Abbiamo integrato il numero di stazioni nel file il bike sharing raggiungendo 86 punti, di cui 11 in prossimità delle fermate degli autobus, integrando l’abbonamento del trasporto pubblico locale con quello della bici. Stiamo costruendo l’e-Brtl’autobus elettrico che viaggerà su una linea dedicata, da Bergamo a Dalmine, nella quale crediamo fortemente perché la mobilità pubblica è tanto più attrattiva quanto più sicuri e certi sono i tempi di percorrenza”.

Claudia Terzi, Il consigliere della Regione Lombardia: “Da quest’anno il piano regionale dei trasporti della Regione Lombardia ha una chiara e forte declinazione di sostenibilità. Siamo riusciti ad avviare una serie di progetti importanti grazie ai fondi del PNRR, in particolare per lavori su ferrovie e piste ciclo-pedonali. Ci concentriamo molto sullo sviluppo di mobilità dolce nel territorio bergamasco e sull’efficienza del trasporto pubblico locale, ammodernamento della flotta di treni e autobus. Grazie alla ricerca e all’intelligenza artificiale si può fare ancora molto, anche in termini di manutenzione. Condividiamo l’obiettivo di dare ai cittadini la possibilità di scegliere e offrire loro la possibilità di spostarsi da un punto all’altro nel modo più veloce e sostenibile, compatibile con la vita e le professioni. Le sfide del futuro sono anche quelle legate alla mobilità con i combustibili alternativi e diffusione delle ricariche”.

©Tutti i diritti riservati

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.

Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità? Sottoscrivi!

Tag: Sostenibile integrata mobilità sfide Bergamo futuro ebike elettrici autobus super colonnine

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV «Costretto ad ascoltare il battito del feto in ospedale. Ci hanno promesso dei soldi” – .
NEXT ad un passo dall’Europa. Ma attenzione all’Udinese – .