“Non riesco a respirare – ricorda Savona le vittime sul lavoro – .

In occasione della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’amianto del 28 aprile, la Cgil di Savona lancia un’iniziativa pubblica per il giorno successivo. “Questa volta concentrandosi su sl’enorme problema delle malattie professionali e delle morti causate dall’amiantoe le lotte del sindacato – spiegano dal sindacato -, perché è necessario un impegno collettivo per la creazione e la promozione della cultura della sicurezza e della salute sul lavoro”.

L’evento dal titolo Non riesco a respirare. “La media di 4 morti al giorno e di oltre 1200 ogni anno è il bollettino di guerra dei morti sul lavoro in Italia che continua a crescere giorno dopo giorno e non è accettabile. Queste non sono tragedie, ma stragi, non sono morti, ma veri e propri omicidi. Inoltre ogni anno si contano oltre 6mila morti per malattie professionali, e di questi oltre 4mila solo per esposizione all’amianto”, sottolinea la Cgil”.

E ancora: “È del tutto chiaro che ci troviamo di fronte ad una situazione intollerabile e indegna per un Paese civile. Serve un deciso cambio di rotta, e per questo chiediamo con forza al governo e alle imprese che la salute e la sicurezza siano inserite tra le priorità dell’agenda istituzionale. Purtroppo gli incidenti non diminuiscono e i dati sono scoraggianti. È quindi necessario adottare nuove politiche volte ad adottare approcci più ampi e mirati. Le regole ci sono, sono tra le più stringenti d’Europa, ma servono controlli, serve più personale all’Inail, all’Inps, nelle Asl, nell’ispettorato, nei vigili del fuoco e così via”.

All’iniziativa parteciperanno il Comune di Savona, Andrea Passasegretario generale della Cgil Savona che analizzerà cosa sta accadendo nel savonese e cosa sta facendo il sindacato, Alessandra Marchettil delegato sindacale della FP Cgil SV, dipendente della ASL 2, Fabrizio Coniglio, attore e registratore. Le conclusioni che saranno affidate al segretario generale nazionale della FP CGIL Serena Sorrentino.

“Un’iniziativa su uno dei temi più importanti di questo tempo – sottolinea la Cgil di Savona – perché i numeri e la situazione che continua a peggiorare in Italia, in Liguria – 220 morti nel periodo 2018-2023 – ma anche in La Provincia ci racconta di Savona dove tra il 2018 e i primi mesi del 2024 si sono verificati 39 omicidi sul lavoro, e tra il 2017 e il 29 febbraio 2024 ci sono state 896 denunce di malattie professionali, con i mesi di gennaio e febbraio di quest’anno che hanno registrato 469 denunce in soli 60 giorni e già un operaio è morto il 5 febbraio in un cantiere edile. Nel 2023 sono stati segnalati a Savona e provincia 205 nuovi casi di malattia professionale contro 139 nel 2022 (con un +47,5%, un incremento rispetto all’anno precedente superiore alla media regionale +33,9%). Siamo qui. Sempre. Lo dimostrano le numerose iniziative che mettiamo in atto a livello aziendale, territoriale e nazionale. Ciò che manca è la consapevolezza di tante, troppe aziende, che la salute e la sicurezza delle persone non sono un costo. Salute e lavoro sono diritti inviolabili”.

Per questo “è urgente mettere in campo tutti gli strumenti di negoziazione e mobilitazione per fermare questo massacro, compresi quelli legislativi”. ad abrogare le norme e le leggi che hanno svalutato il lavoro negli ultimi anni e lo hanno reso più insicuro”. La Cgil di Savona ricorda l’inizio della campagna referendaria – Per il lavoro metto la mia firma – “dove proponiamo 4 quesiti referendari, uno su salute e sicurezza e in particolare sugli appalti. L’interrogazione mira ad annullare la norma che esclude la responsabilità del cliente in caso di appalti e subappalti”.

 
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