fu collocata la statua. La moglie Nicoletta e le figlie alla festa – .

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È arrivato ieri statua di Pavarotti. Il tutto avvolto in un involucro di plastica. Erano tanti i curiosi presenti in Piazzale Lazzarini ad osservare le operazioni di collocazione del bronzo sulla base. Passa un ristoratore che aveva come cliente il tenore. Lui guarda e dice sorridendo: “Lo hanno fatto un po’ magro… quanto ha mangiato!”.

Passa un artista, anche se gioielliere, e aggiunge: “Un’operazione un po’ provinciale…”. Alla luce di queste considerazioni, a poco più di 200 metri, cioè nel negozio ‘Le Foglie d’Oro’, dove un raccolta firme Per spostare la statua a Baia Flaminia la titolare alza le braccia e ride: “È stata una rivolta popolare… solo tre firme”.

In breve controversie di panna quelli sollevati nei giorni scorsi: “Abbiamo realizzato anche la statua della Callas a Verona – dice Andrea Mezzetti, primo assistente dello scultore Albano Poli – e se devo fare un paragone con la Tebaldi direi che la prima era molto meglio conosciuto, mediaticamente, del secondo. La stessa cosa vale nel confronto tra Del Monaco e Pavarotti. Dico questo per aggiungere che la popolarità di Pavarotti è ancora enorme”. L’operazione della statua di Pavarotti, un bronzo commissionato dal Comune, è iniziata circa un anno fa e come immagine è stata utilizzata una delle foto che più ha circolato su tutti i giornali e riviste del mondo: Pavarotti alla fine di un concerto, smoking nero, braccia aperte e con in mano un fazzoletto bianco.

La statua che verrà scoperta oggi alle 19 in piazzale Lazzarini è alta 1,92 metri e pesa 182 chili. “Durante la lavorazione e dopo la fusione sono venuti più volte nel nostro laboratorio di Verona Le figlie di Pavarotti, Giuliana e Cristinacontrollare un po’ tutto compreso il look”, continua Mezzetti. Tra le particolarità: alcune sono state realizzate tre repliche, sempre in bronzo, alte 30 centimetriche verranno consegnati come premio commemorativo: uno alla famiglia, uno alla Fondazione Pavarotti e un altro al Comune.

Anche il vicesindaco Daniele Vimini ha seguito i lavori ieri mattina: “Ho seguito con le figlie e anche con Nicoletta Mantovani – racconta – tutte le varie fasi di questo omaggio che la città rende a Pavarotti e devo dire che il risultato è quello di una bellissima operazione. E chi aveva sollevato dubbi cambierà opinione. Inizialmente avevamo pensato anche di collocare la statua a Baia Flaminia, ma il problema era il periodo invernale con la sabbia e anche per il fatto che non c’è molta gente in giro. Non è come a piazzale Lazzarini. Poi l’immagine scelta è stata quella dell’inaugurazione del teatro Rossini, quindi del concerto, così come quella dell’inaugurazione del nuovo palas. Per quel che riguarda Tebaldi e Del Monaco, entrambi sono stati ricordati dall’amministrazione, tra l’altro cercheremo di render loro omaggio quando avremo terminato i lavori di ristrutturazione degli immobili e questo vale anche per Riz Ortolani sul quale, tra l’altro, si sta girando un film fatto. Quando si fanno queste operazioni – conclude Vimini – è facile che ci siano opinioni diverse. È lo stato delle cose, ma vorrei ricordarvelo Pavarottri è un personaggio planetario e si sentiva davvero come un cittadino pesarese“. Presente oggi alle 19, oltre alle figlie Giuliana e Cristina, anche la moglie Nicoletta Mantovani e il regista e scenografo Pier Luigi Pizzi.

mg

 
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