L’ultima acquisizione del Gruppo Stefano Ricci è l’azienda aretina (con sede a Rigutino) Petrarca Confezioni, fondata nel 1983 nel cuore della Toscana e da allora baluardo del vero Made in Italy, dell’autentica sartorialità e dell’esecuzione a regola d’arte.
Per queste qualità ha attirato l’attenzione di Stefano Ricci, imprenditore e designer di collezioni di alta moda maschile che ha fondato la sua azienda, con la moglie Claudia, nel 1972 e da allora ha sempre partecipato a tutte le edizioni di Pitti Uomo, partendo dalle cravatte e arrivando All’altissimo total look di oggi, che conquista il mondo per la sua unicità ed eccellenza, lavorano i due figli, Niccolò Ricci, amministratore delegato, e Filippo Ricci, direttore creativo. E così, sempre alla ricerca di mani d’oro e di artigiani eccellenti, negli ultimi mesi è stata acquisita Petrarca Confezioni che porta avanti una tradizione intatta che nel tempo ha curato un’importante clientela lavorando per marchi come Tom Ford, Prada, Gucci, Burberry, Valentino. , Loewe e Givechy. Con 80 dipendenti che lavorano interamente all’interno dell’azienda e sotto il controllo del responsabile della qualità. Tutte le lavorazioni sono 100% Made in Italy e svolte all’interno del gruppo, un fatto vero in Italia così come nella filosofia stessa di Stefano Ricci.
Ricci ha acquisito anche il Pantalonificio Chimera Srl con 20 dipendenti, sempre in provincia di Arezzo, specializzato nella produzione di pantaloni. Ora le due aziende aretine si uniscono alla Sartoria Stefano Ricci di Firenze che conta 47 dipendenti.
La sede dell’azienda fiorentina è a Caldine (nel comune di Fiesole). Qui, per fare spazio alla sartoria maschile, si è investito in una nuova logistica acquistando un immobile a Peretola, vicino agli snodi di spedizione delle merci. Insomma, un gruppo molto dinamico e motivato, visionario come il suo fondatore, sempre fedele all’unicità e all’eccellenza di ogni capo Stefano Ricci, che si struttura grazie ai successi commerciali degli ultimi anni che hanno portato a nuove aperture come l’ultima a Tashkent (Uzbekistan) e presto arriveranno altri negozi in tutto il mondo a Sanya Haitang Bay, Hong Kong Ritz Carlton, Ho Chi Minh City, Houston e Washington. Segnali di grande positività per l’azienda fiorentina, ancora saldamente in mano alla famiglia, che impiega complessivamente 700 persone.
Il 2023 è stato un anno d’oro per il brand fiorentino dell’alta moda maschile e si è chiuso con il record storico di fatturato superiore a 200 milioni (per la precisione 214.877 milioni di euro) con incrementi importanti nelle aree CIS (+92,2%) e Greater China (+89,6 %) e con la previsione di chiudere il primo trimestre 2024 al +20%. “Quando ci siamo trasferiti nella zona industriale del fiesolese, il fabbisogno produttivo e gestionale era di 3mila metri quadrati – dichiara Niccolò Ricci, amministratore delegato del gruppo –. Negli ultimi anni sono saliti a oltre 9mila metri quadrati che comprendono la produzione di cravatte, camiceria, pelletteria, argenteria e gioielleria, alla quale oggi si aggiunge l’importante segmento della sartoria pura. Stefano Ricci controlla inoltre le società Fatto in Italia Srl a Castelmezzano e Antico Setificio Fiorentino, laboratorio di pelletteria a Firenzuola, oltre a linee dedicate. in laboratori specializzati che rispettano rigorosamente le nostre specifiche.
La crescente domanda da parte dei nostri clienti ci ha spinto anche ad investire nella filiera con la partecipazione diretta nel capitale di Enrico Mandelli, una delle migliori aziende di giacche e, recentemente, a rilevare Petrarca Confezioni Srl (80 dipendenti) e Pantalonificio Chimera Srl (20 operai) per la produzione sartoriale”.
Eva Desiderio
