“Non abbiamo concesso nulla al Bologna e creato occasioni, ma è tutto l’anno che non prendiamo gol da ali e centrocampisti” – .

“Non abbiamo concesso nulla al Bologna e creato occasioni, ma è tutto l’anno che non prendiamo gol da ali e centrocampisti” – .
“Non abbiamo concesso nulla al Bologna e creato occasioni, ma è tutto l’anno che non prendiamo gol da ali e centrocampisti” – .

03.05.2024 23.10 di Elena Rossin
Fonte: Dall’inviata del Grande Torino Olimpico Elena Rossin

Ivan Juric

L’allenatore di Torino, Ivan Juriccommenteremo presto la partita contro il Bologna.

C’è qualche rimpianto dopo questa partita visto che hai giocato alla pari con una squadra che probabilmente andrà in Champions League? Avresti potuto esserci o almeno essere più avanti in classifica?
“No no, secondo me no. Abbiamo fatto il massimo in generale e oggi abbiamo fatto una bellissima partita, creando molto più del Bologna. Abbiamo avuto 3-4 occasioni davvero nitide e non abbiamo concesso praticamente nulla, tranne una volta. La squadra oggi è stata fantastica come impegno, idee e gioco contro il Bologna che, come vi ho detto ieri, mi piace perché fa cose diverse, particolari e ci vuole tempo per trasmettere tutto questo ai ragazzi. Abbiamo fatto un’ottima prestazione”.

Hai concesso qualcosa nel secondo tempo e creato qualche occasione, ma come troppe altre volte non sei riuscito a segnare. Cosa è mancato dal punto di vista offensivo?
“Non so cosa rispondere, siamo sempre, più o meno, sugli stessi concetti. Oggi abbiamo avuto davvero tre o quattro occasioni da gol, abbiamo colpito la traversa. In generale posso dire che durante tutto l’anno ho avuto la sensazione che da allenatore mi manchino i gol delle ali e dei centrocampisti perché giocando un certo tipo di gioco si creano tante soluzioni per questo tipo di giocatori ed è successo nel mio passato, facendo sei mesi ad altissimo livello di gioco, impegno e concentrazione, ci sono state molte partite in cui ci è mancato proprio questo. Oggi abbiamo creato ancora, molto più del Bologna e non siamo riusciti a segnare, è una cosa di cui parliamo da tempo”.

Con Ilic visto questa sera si parlerebbe di un altro campionato? Cosa ne pensi?
“Può fare molto meglio. Secondo me Ilic è un giocatore che ha il potenziale per fare ancora meglio. Oggi ha fatto subito due impressioni al via con un’accelerazione molto elevata. E quando accelera e vuole, sa mettere la palla sulla testa del giocatore. È fantastico in questo, ma ha altri aspetti da migliorare e spero che al più presto cresca e dia importanza ad alcune situazioni in cui non fa ancora bene e ad altre in cui deve migliorare”.

Non abbiamo visto 17 punti in classifica tra te e il Bologna, ma esistono e sono da ricercare nel valore della rosa o nella prestazione dei suoi giocatori?
“La differenza nella loro rosa è che hanno 20 giocatori di altissimo livello, mentre noi ne abbiamo molti meno. Per tutti questi punti di differenza in questo caso do merito all’allenatore per quello che ho visto quest’anno. Noi siamo duri, non li lasciamo mai tirare in porta, mentre normalmente fanno gol come i tre contro la Roma e in altre partite avrebbero potuto farne sette o otto in più. Sono una bella squadra che ha trovato anche buoni giocatori, ma la differenza ha fatto Thiago Motta che spero possa essere un grande allenatore per una grande squadra”.

Fuori dalla partita, oggi durante l’intervallo i Sensounico hanno cantato “That Rainy day” ed è stata una forte emozione per tutti i presenti allo stadio e un silenzio condiviso tra i due tifosi. Vuoi aggiungere qualcosa sul 4 maggio?
“Non abbiamo visto la canzone, eravamo negli spogliatoi, ma vorrei che domani fosse un giorno speciale soprattutto per i miei giocatori, per quelli che arrivano da fuori, dall’estero e da altre squadre. Nel mondo di oggi non è facile realizzare dove ti trovi. Il mondo è un po’ diverso, c’è meno comunicazione e più individualismo rispetto a 20 anni fa. Domani deve essere una cosa bella e i miei giocatori devono sentire Buongiorno (leggere i nomi dei caduti sulla lapide, ndr), partecipare. e questo deve rimanere nei loro cuori. Devono apprezzare dove sono e il luogo in cui si trovano e comprendere la storia di questa società”.

Perché vuole tutti i giocatori a Superga e alla lapide domani?
«A volte non per cattiveria o chissà cosa, ma succede che vista la grande confusione spesso i giocatori non riescono ad arrivare alla lapide quando Buongiorno legge i nomi. L’anno scorso è successo che molti e anch’io non siamo riusciti ad arrivare e lì sono rimasto molto turbato. Il primo anno ero vicino a Belotti e piansi, l’emozione era enorme. L’anno scorso c’erano tanti tifosi e l’organizzazione non era il massimo e c’erano tanti giocatori, me compreso. non l’hanno sperimentato. I nostri nuovi giocatori devono restare lì e sentire quel silenzio profondo che li accompagnerà per il resto della loro vita. Per questo voglio che sia organizzato ai massimi livelli e che tutti i miei giocatori partecipino e sentano, capiscono e poi agiscono. domande a riguardo. Voglio che rimanga con lui.

Cosa ti ha colpito del modo di far giocare la squadra di Thiago Motta?
“Parliamo del metodo Gasperini e del metodo Sarri che sono allenatori forti che hanno cambiato le tradizioni in Europa e queste squadre adesso giocano con i loro metodi. E piace anche a Guardiola. Ma questo, il metodo di Thiago, è una cosa completamente diversa. I difensori danno palla e tra loro c’è un’armonia favolosa. Ci devono essere giocatori collaborativi che capiscano cosa sta succedendo perché se non sono sviluppati intellettualmente non puoi farlo a Genova e allo Spezia, anche all’inizio a Bologna, poi evidentemente col tempo ha lavorato su questo progetto. E’ bellissimo vedere Calafiori che dà la palla poi l’altro si abbassa, ci sono degli scambi e poi quello che ha abbassato, parte Fabbian. E oggi siamo stati favolosi per come li abbiamo affrontati, per non aver concesso loro tiri in porta e per le occasioni che abbiamo creato. Per me è stato uno dei giochi più belli. Altri forse la vedono diversamente. Siamo stati favolosi contro una squadra che sta facendo cose diverse che nessun altro sta facendo. Guardiola mette un giocatore e diventano tre, ma viene percepita come una cosa scolastica, mentre quello che fa il Bologna è qualcosa di diverso: con Calafiori e Lucumi che finiscono in attacco, ne scende un altro e c’è uno scambio di posizioni continuo che noi al Verona è riuscito a fare, ma non così, quindi diciamo pesante e anche rischioso in certe situazioni ma si trovano, quest’anno Thiago mi è piaciuto molto ed è un allenatore che seguirò sicuramente in futuro perché lui mi ha fatto divertire”.

Come sta Vlašić?
“Vlasic è un altro esempio della grandezza dei miei giocatori perché da mesi ha dolori all’inguine, ma non si è mai tirato indietro, va avanti e non si ferma mai. Oggi ha sentito una fitta perché sicuramente ha accumulato gli sforzi, ma sa che la squadra ha pochi giocatori e che bisogna esserci. Oggi sono molto orgoglioso dei miei ragazzi e soprattutto di lui che stringe sempre i denti”.

Puoi commentare la prestazione di Masina?
“Masina è un top, uno che viene dall’Udinese dove non ha mai giocato e anche oggi ha fatto un’ottima prestazione sia in fase difensiva che come energia, propensione, ad andare in attacco e il cross di Ilic è stato davvero bellissimo. È chiaro che per ottenere risultati migliori ci mancavano le cose tecniche, non l’atteggiamento, lo spirito o la tattica. Ci è mancato il cross giusto, il tiro o l’assist per fare qualcosa in più”.

 
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