A Barletta SIGEA e Legambiente insieme al Comune per tutelare il lungomare Mennea – Ambient&Ambienti – .

A Barletta SIGEA e Legambiente insieme al Comune per tutelare il lungomare Mennea – Ambient&Ambienti – .
A Barletta SIGEA e Legambiente insieme al Comune per tutelare il lungomare Mennea – Ambient&Ambienti – .

Società Italiana di Geologia Ambientale e Legambiente stringono un protocollo d’intesa con il Comune di Barletta per la rinaturalizzazione dei Cordoni Dunari sulla spiaggia emersa di Ponente e oltre. La speranza è di rinaturalizzarne almeno il 20 per cento

Legambiente Circolo di Barletta e la Società Italiana di Geologia Ambientale e al fine di promuovere una corretta gestione delle spiagge e dei cordoni dunali che caratterizzano il lungomare Mennea di Barletta, si sono fatti promotori di un’importante proposta all’amministrazione comunale, che ha come tema il ripristino e la rinaturalizzazione dei Cordoni Dunari lungo la Litoranea di Ponente. Al documento approvato con delibera del Consiglio Comunale del 23 aprile ha fatto seguito la firma, il 2 maggio, del protocollo d’intesa tra Legambiente, SIGEA-APS e l’Amministrazione comunale.

Il documento prevede di dedicare una porzione pari ad almeno il 30% della larghezza della spiaggia emersa del lungomare Mennea (a partire dal lido di Massaua) al ripristino e alla rinaturalizzazione dei “Cordoni Dunari” promuovendo, d’intesa con Bar.SASpA ( comunale responsabile della pulizia delle spiagge), interventi di raccolta dei rifiuti e l’avvio di forme di gestione sostenibile che favoriscano la formazione delle dune. Queste formazioni costituiscono veri e propri habitat naturali di notevole importanza per la protezione della flora e della fauna presenti lungo la costa. Il tutto «nell’ottica di una spiaggia ecologica, come da linee guida ISPRA», come spiega Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale, cofirmataria dei protocolli insieme a Legambiente Barletta, e che si possono ammirare lungo spiagge naturali ambite dai turisti come nel Salento, sull’alto Gargano o in Sardegna, solo per citarne alcune.

Dalla spiaggia, azioni di educazione ambientale e divulgazione scientifica

Un progetto che ha visto la sinergia di intenti tra l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Cosimo Cannito e dell’assessore all’Ambiente Giuseppe D’Alba, l’UTC del Settore Ambiente e le due Associazioni e vedrà il Comune e le associazioni al lavoro insieme della tutela dell’ambiente in diverse attività: azione educativa ambientale e divulgazione scientifica su ambiti di specifica competenza; ricerca e monitoraggio, in collaborazione con altre associazioni ed enti di ricerca, sugli aspetti geomorfologici, paesaggistici e naturali, floristici e faunistici delle spiagge e dei sistemi dunali di Barletta; attività di divulgazione sulle azioni svolte congiuntamente.

Obiettivo: ricostituire le dune

“Tra le altre finalità del protocollo d’intesa: promuovere modalità di gestione delle biomasse spiaggiate nel rispetto delle Linee Guida della Regione Puglia; fornire elementi di conoscenza – prosegue Fiore – agli operatori coinvolti nelle operazioni di pulizia delle spiagge e ai fruitori del litorale in generale (bagnanti, orticoltori, gestori degli stabilimenti balneari), affinché acquisiscano consapevolezza del reale impatto che le risorse naturali e l’ambiente costiero le aree soffrono, a causa dell’intenso utilizzo estivo, di operazioni di pulizia meccanizzata delle spiagge come l’aratura profonda; promuovere attività di tutela, recupero, ripristino e valorizzazione delle aree di pregio naturalistico presenti lungo la costa, con particolare attenzione alle spiagge. Chiaro quindi l’obiettivo, il ripristino delle dune originarie, nonché della vegetazione tipica dei cordoni dunali, elementi che sembravano scomparsi lungo la costa occidentale in quanto attaccati dai lavori meccanici con mezzi pesanti propedeutici alle varie stagioni balneari nonché ad eventi e manifestazioni di massa, come i recenti concerti tenuti nel 2019 e nel 2022”.

Le spiagge possono essere gestite diversamente

Certamente il ripristino delle dune costituirebbe un efficace sistema naturale per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sui litorali sabbiosi locali e favorirebbe un’implementazione nell’estensione del verde pubblico, come già sta avvenendo in una piccola area sperimentale lungo lo stesso litorale .

“Finalmente il protocollo d’intesa è stato approvato con delibera del Consiglio Comunale – commenta il presidente di SIGEA Aps, Antonello Fiore –, ripagando Legambiente e le associazioni SIGEA-APS per l’impegno profuso in questi mesi, se non anni, per comprendere , nel corso di numerose manifestazioni anche in campo aperto, hanno sottolineato ai cittadini l’importanza di una gestione delle spiagge diversa rispetto a quella “normale” che trasforma le spiagge in campi arati fortemente esposti, a seguito della perdita di vegetazione e di fattori aggreganti quali biomassa spiaggiata e cementi naturali, all’erosione eolica con perdita irreversibile della risorsa principale, ovvero la sabbia”.

L’attività di sensibilizzazione delle Associazioni, prevista anche nel protocollo d’intesa, è iniziata da tempo sul tratto di costa in questione, accogliendo numerose scolaresche che hanno potuto apprezzare l’ecosistema balneare e le aree di nidificazione del Fratello, tutelato con cura e attenzione dai volontari. Un piccolo trampoliere, il Fratino, che si sta rivelando un grande alleato per individuare il piede della duna “potenziale” che verrà ricostituita, che rappresenterà un’opera naturale per contrastare la dispersione della sabbia. Proprio la presenza di questo piccolo uccello e la sua nidificazione in prossimità delle aree naturali delle nostre spiagge è indice di benessere dell’ecosistema e di corretta gestione delle aree naturali della spiaggia.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV 33 arresti – Il Caffe – .
NEXT come vederlo in streaming – .