“Vietato entrare in alcuni uffici se si contraddice il questore” – .

UNIONE ITALIANA UNITA DEI LAVORATORI DI POLIZIA
Segreteria Provinciale di Crotone
COMUNICATO STAMPA
FESTA DELLA REPUBBLICA, MA CROTONE È LA SUA REPUBBLICA! È VIETATO ENTRARE IN ALCUNI UFFICI SE CONTRADDICANDO IL QUALIFICATORE

SIULP: ATTACCO ALLE LIBERTÀ SINDACALI
-INTERVENGE IL CAPO DELLA POLIZIA –

“La mia porta è sempre aperta”: così abbiamo incontrato il questore di Crotone, Marco GIAMBRA, quando ha pronunciato queste parole in occasione del suo insediamento, rivolgendosi ai sindacati. Una frase ricca di significato, che costituisce una solida premessa per la costruzione di un rapporto cordiale e duraturo tra amministrazione e sindacati che funga da volano per il funzionamento della macchina organizzativa della Polizia di Stato, se non fosse però che oggi nella Questura di Pitagora, quella frase, sulla nostra pelle – prosegue il segretario generale della SIULP Claudio GIAMMARINO, abbiamo capito che rappresenta non solo una frase retorica per il nuovo Questore, ma anche per certi versi figurata, poiché in verità la sua la porta è sempre aperta, ma la sua mente non è aperta al dialogo, alla costruzione di idee plurilaterali che trovano nell’interesse dell’amministrazione un punto comune di collasso.

Lo abbiamo espresso più volte possibile nelle sedi competenti del nostro Ministero
suggerimenti recepiti dai sindacati. portano alla chiusura dell’amministrazione locale diretta dalla dottoressa GIAMBRA e costituiscono addirittura un ostacolo alla prosecuzione della vita civile all’interno della Questura, alimentando un malessere presente ormai da troppo tempo.
Questo è quello che è successo a questo sindacato, quando nel denunciare alcuni disservizi dell’OP all’arrivo di alcuni Capi di Stato, il SIULP si è visto la porta fisicamente sbattuta in faccia!

Da allora sulla porta di un determinato ufficio sono stati affissi dei cartelli che vietano l’ingresso al personale non autorizzato, salvo che il personale per il quale è stato affisso lavori in quello stesso ufficio.
Da qui si evince la logica medievale con cui il Questore di Crotone e il suo stretto collaboratore, quest’ultimo in servizio presso la Questura di Crotone da più di 10 anni, gestiscono l’amministrazione della Polizia di Stato come luogo privato, sottomettendosi autorizzazione ad accedere ad alcuni uffici, solo a coloro che non hanno obiezioni al proprio operato.
Oggi è tempo di denunciare quanto sopra descritto – sostiene il segretario generale provinciale GIAMMARINO – affinché venga ripristinata l’onorabilità degli uomini e delle donne in divisa, nel rispetto della logica padronale che intende imbavagliare le libertà sindacali con l’unico Scopo di incutere timore in chiunque voglia contraddire ciò che dice il despota di turno.

Chiediamo al Capo della Polizia, Direttore Generale della PS Pref. Vittorio PISANI, di intervenire sulla questione, affinché nella provincia di Crotone venga ripristinata la dignità dei poliziotti attraverso un dialogo costruttivo con i sindacati. Vi chiediamo, inoltre, di prendere provvedimenti in merito alle difformità che da troppo tempo affliggono la Provincia e che sono state tempestivamente rappresentate, valutando l’opportunità di sostituire il Questore, ferma restando ogni azione volta a tutelare il sindacato e i suoi iscritti, compreso l’eventuale ricorso al giudice del lavoro per richiedere un atto di accertamento e condanna della condotta antisindacale posta in essere dal Questore di Crotone.
Buona Festa della Repubblica!

Crotone 30.05.24
Redatto
Ufficio Stampa SIULP

 
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