Le Donne Democratiche della Versilia sono favorevoli al modello di consultorio previsto dal nuovo piano regionale – .

Dopo l’incontro avvenuto alla Croce Verde di Pietrasanta, organizzato dalla Conferenza delle Donne Democratiche della Versilia, insieme al Partito Democratico, le promotrici si dicono “ancora più convinte che un impulso debba venire dal basso per attuare quanto previsto dal il nuovo Piano sanitario regionale”.

Francesca Torricelli, membro della Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana, medico genetista, delegata alla Sanità nella segreteria del Congresso, ha illustrato quale potrebbe essere il futuro delle cliniche e delle strutture sanitarie più vicine al territorio, come previsto dal nuovo piano regionale. “Ovviamente – sottolineano i promotori – dobbiamo fare i conti con i tagli al settore che arriveranno dal Governo e quindi non sarà un piano immediatamente realizzabile, ma può essere importante che arrivi una spinta dai territori e dai comuni toscani per attuare la riforma stessa nel più breve tempo possibile”.

“Le case sanitarie potrebbero diventare case comunitarie, e all’interno di queste, ove possibile, ci sarebbe un ambulatorio con un ampliamento delle figure professionali attualmente previste, tra cui quella dell’andrologo – prosegue la Conferenza delle Donne Democratiche della Versilia –. Sono in aumento, infatti, sia i tumori dell’apparato genitale maschile che i casi di infertilità maschile. Infatti, mentre le femmine, dopo l’uscita dall’età pediatrica, si rivolgono più frequentemente alla ginecologia, ciò non avviene per i maschi. L’ambulatorio dovrebbe quindi diventare una struttura territoriale per tutti i sessi, che accompagni per tutta la vita, con la presenza di un endocrinologo, di un nutrizionista, ecc. Rispetto ad oggi ci sarebbero anche un numero molto maggiore di ginecologi, infermieri e ostetriche per far fronte a qualsiasi esigenza. Le cliniche dovrebbero essere dotate di attrezzature adeguate come macchine ad ultrasuoni. Il piano regionale prevede ambulatori primari, quelli più completi, e ambulatori secondari, più piccoli. Attualmente la Regione Toscana sta cercando di effettuare un censimento delle strutture presenti nei vari territori”.

Per quanto riguarda le interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg), secondo il rapporto 2022, in Toscana si sono rivolte ai consultori 3.570 persone, ma sono state effettuate 2.715 interruzioni: “questo significa che le conversazioni che avvengono lasciano spazio anche alla riflessione, alla libertà totale”. di scelta – sottolinea la Conferenza –. Semmai il lavoro ancora da fare è far rientrare tutte le donne per le attività di prevenzione, mentre secondo i dati solo 1500 sono rientrate in clinica dopo la IVG”.

Per quanto riguarda la Versilia, attualmente esiste un solo grande ambulatorio che svolge varie attività, presso la Casa della Salute Tabarracci a Viareggio e un altro ambulatorio con attività più piccole presso la Croce Bianca a Querceta.

Le Donne Democratiche della Versilia, infine, sostengono che “la battaglia da intraprendere, coinvolgendo anche i singoli comuni toscani, è per la rapida attuazione del nuovo piano regionale, che renderebbe più capillare ed efficace l’intervento in questo delicato settore”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV i responsabili sono già stati identificati – .
NEXT Dal 5 al 7 luglio torna a Pinzolo il “Dolomiti Wellness Festival” – .