“La fiducia si guadagna in gocce.” Gli iscritti alla Rsu di Cosenza tra “salti” e “sfiducia al presidente” – .

COSENZA «Tra i tanti problemi che i lavoratori dell’AO di Cosenza affrontano ogni giorno per tirare avanti, tra i turni massacranti che svolgono con sacrificio e dedizione, alcuni iscritti alla RSU, saltando da una sigla sindacale all’altra, creano uno scenario raccapricciante, non accettando le norme che loro stessi hanno sottoscritto e agiscono in modo illegittimo: autoconvocando e dequalificando il presidente della RSU e nominando nuovi vertici della RSU”. È quanto sottolineano in una lettera firmata inviata alla nostra redazione i componenti della RSU CGIL: il presidente della RSU Fabiola De Franco, Pamela Bevacqua, Gianfranco Rigitano e Oscar Caputo.
«Va notato – si legge – che se avessero agito nel corretto rispetto delle norme vigenti avremmo democraticamente accettato la scelta della maggioranza ma così non è stato e ci chiediamo: perché non partecipare alle riunioni ufficiali con tanto di una convocazione e una sede prenotata? Perché non convocare in questa pseudo-assemblea tutti i membri della RSU (21 eletti)? Quali sono gli interessi che portano ad un voto di sfiducia al presidente che ha votato all’unanimità per contestare l’operato di una persona seria, lei precisa che non si è mai trattenuto dal compiere il suo dovere di Presidente della RSU? Dove sono i principi della democrazia? Forse perché si vuole ottenere un risultato su un’opera quasi ultimata: una progettazione già avviata con l’azienda rispetto ai DEP, alle progressioni economiche verticali, hanno concluso tutti gli istituti contrattuali. Consapevoli della frattura, non possiamo accettare il modus operandi che non rispetta le regole. Infatti, nel rispetto delle normative, siamo pronti a proseguire l’attività anche con un cambio al vertice ma il tutto deve avvenire con la convocazione dell’intera RSU (21 componenti) in modo trasparente, dando libertà di pensiero a tutti. Ad oggi riteniamo illegittimi l’elezione ed il tentativo di modifica, avvenuti in luogo imprecisato e senza una relazione che evidenziasse il luogo, l’ora, gli interventi e l’invito a partecipare di tutti i 21 componenti. È una storia triste, ma continuiamo e continueremo a lavorare per i dipendenti! È necessario però sollevare una considerazione: se non rispettiamo le regole da noi stessi firmate, che visione abbiamo e avremo per il futuro? Questa è una pagina nera che deve far riflettere tutti noi. Nel frattempo rimaniamo fiduciosi di poter confrontarci nella prossima Assemblea delle RSU già convocata, in modo democratico ed efficace per il bene dei dipendenti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza”.