Venezia. Litri di carburante si sono riversati nel canale della Giudecca durante il rifornimento alla pompa di benzina – .

Venezia. Litri di carburante si sono riversati nel canale della Giudecca durante il rifornimento alla pompa di benzina – .
Venezia. Litri di carburante si sono riversati nel canale della Giudecca durante il rifornimento alla pompa di benzina – .

VENEZIA – Litri e litri di il carburante finì nel canale della Giudecca ieri mattina durante un’operazione rifornimento alla pompa di benzina. Il danno è avvenuto al distributore di benzina ai piedi del ponte per andare a Stucky, proprio di fronte alla fabbrica di tessuti artistici Fortuny. Ad un certo punto, l’imbarcazione della concessionaria che rifornisce il distributore ha avuto qualche problema nel portare a termine l’operazione, trovandosi a dover gestire una fuoriuscita di liquidi sia sugli scogli che sul terreno. Ancora da chiarire le cause che hanno portato al danno, non si sa se le difficoltà fossero nel sistema di sistemazione del distributore o se si fosse verificata qualche anomalia.

Fatto sta che nella tarda mattinata, poco dopo le 11, è stata allertata la polizia per mettere in sicurezza la zona. Un grande sversamento perché, se da un lato ieri sera l’odore nella zona era ancora intenso, dall’altro nel trafficato canale è dovuta intervenire anche la barca disinquinante dei vigili del fuoco. Si tratta di un particolare mezzo che riesce a ripulire l’area assorbendo il carburante prima che si diffonda e rende inoltre più pericoloso il transito nautico. L’uso del veicolo è normale pratica per evitare che la chiazza di petrolio entri nei canali cittadininulla di preoccupante, quindi, anche perché l’anomalia è stata contenuta in breve tempo. Nei momenti concitati, diverse imbarcazioni sono intervenute per circoscrivere il perimetro e verificare che le operazioni stessero andando nella giusta direzione. Restano da individuare le eventuali responsabilità dell’accaduto. Il distributore è stato posto ieri sotto sequestro dall’autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 354 del codice di procedura penale, che prevede il sequestro dell’area fino all’intervento del pubblico ministero. Per questo motivo ieri nella zona sono stati apposti dei sigilli dal nastro biancorosso posto intorno alle pompe di benzina e in una parte dell’area vicino al ponte. Inoltre ieri sera l’odore di carburante era ancora forte e la segnaletica era visibilmente “rosa”. Altro danno, probabilmente avvenuto nel corso delle operazioni, è stato quello legato ad un palo emerso la notte scorsa e scomparso in acqua a seconda delle onde. Il palo subì una parziale rottura, finendo a pelo d’acqua e riaffiorando di tanto in tanto. Un pericolo per chi naviga.

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Il Gazzettino

 
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