inizia il processo La Nuova Ferrara – .

inizia il processo La Nuova Ferrara – .
inizia il processo La Nuova Ferrara – .

Ferrara Non si prevede un lungo processo per Sandro Biondi, il 53enne accusato dell’omicidio aggravato della madre, Maria Sassoli (81), uccisa aAppartamento Acer in via Argante, al Barco, dove abitavano entrambi. Ieri mattina si è tenuta la prima udienza davanti alla corte d’assise presieduta dal giudice Piera Tassoni, chiamata a giudicare l’uomo che già nel corso delle indagini condotte dal Polizia di Stato e coordinato dal sostituto procuratore Andrea Maggioni ha confessato di esserci stato l’autore dell’omicidio. L’udienza si è svolta molto rapidamente: i difensori – gli avvocati Francesco Andriulli e Guido Guida – hanno dato il loro assenso all’acquisizione fascicolo processuale di tutti gli atti presenti nel fascicolo del pubblico ministero: significa, in altri termini, che gli atti investigativi vengono tutti a conoscenza dei giudici togati e onorari, senza necessità di acquisizione in contraddittorio. Verranno comunque svolte alcune indagini preliminari: nella prossima udienza già fissata per il 18 settembre. In particolare verrà ascoltato uno dei poliziotti che hanno condotto le indagini e, soprattutto, l’ consulente psichiatrico della Procuralo psichiatra forense Luciano Finotti, che nella sua analisi aveva escluso che Biondi fosse in uno stato di incapacità di intendere e di volere quando uccise la madre nonostante avesse individuato nell’imputato un’immagine di disturbo ansioso-depressivo con alcuni tratti di vari disturbi della personalità. «Siamo in attesa dell’esito del consulto del consulente per valutare se richiedere o meno una perizia psichiatrica», spiegano gli avvocati Andriulli e Guida. L’omicidio è avvenuto il 23 febbraio 2023, al Barco, in un’abitazione al piano terra di uno stabile dell’Acer in via Argante. Era stato proprio Biondi, quella mattina, a farlo Chiama la polizia, avvertendo di aver ucciso sua madre. Da quanto emerso, l’uomo aveva soffocato la madre utilizzando il cuscino, comprimendole contemporaneamente il torace, impedendole così ogni tentativo di respirare. Il motivo di questa azione, se davvero ce n’è uno, non è ancora emerso chiaramente. Fin da subito si era parlato di conflitti tra madre e figlio – nel tempo c’erano stati dei litigi molto accesi che negli anni passati avevano portato anche a qualche intervento delle forze dell’ordine in casa, senza mai che ci fossero conseguenze particolari o situazioni ritenute emergono preoccupanti. La situazione non era quella di abusi in famigliain caso di crisi magari generata dalle difficoltà nel rapporto madre-figlio nel vivere uno spazio comune e con la donna che ha avuto importanti bisogni di cura. Tra le ipotesi emerse sempre nel corso delle indagini c’era anche quella di un gesto legato alla mancata accettazione da parte di Biondi del fatto che sua madre si sarebbe presto trasferita in una residenza per anziani. L’uomo, sentito dagli inquirenti, ha dichiarato: “Non potevo più farlo”. Nel processo nessun familiare si è costituito parte civile e un dato importante, per umanità e sensibilità, in questa triste vicenda è sempre stato il senso di vicinanza e di aiuto che il fratello di Biondi ha sempre trasmesso nei suoi confronti.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV L’Italia può permettersi di rinunciare al talento di Federico Chiesa? – .
NEXT un ricco programma di eventi nelle vie del paese – .