Museo di Reggio e Festival Armonie d’Arte presentano la nuova partnership – .

Museo di Reggio e Festival Armonie d’Arte presentano la nuova partnership – .
Museo di Reggio e Festival Armonie d’Arte presentano la nuova partnership – .

14 giugno 2024 12:35

“La cultura viaggia sul mare”: con questo slogan l’ Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MarRc) si incontra in un fruttuoso abbraccio di prospettive e iniziative nuove e comuni Festival Armonie d’Arte, giunto alla XXIV edizione. “Comunione” che ha già dato i suoi primi risultati con uno straordinario concerto jazz, domenica scorsa 9 giugno, preceduto da un discorso sull’importanza e la valorizzazione del patrimonio culturale locale. “Dalla Magna Grecia al mondo 4.0”: con la gestione di Domenico Gareri, Fabrizio Sudanodirettore del MarRc e Chiara Giordanopresidente della Fondazione Armonie d’Arte e direttore artistico del Festival Armonie d’arte, hanno affrontato i grandi temi della cultura, degli eventi e della programmazione, anche condivisa.

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“Un museo può diventare una vera e propria “casa della cultura” accogliendo visitatori di target diversi, rivelandosi una realtà pulsante nel cuore del Mediterraneo con attività culturali e artistiche che possono rappresentare un importante impegno del pubblico in una logica di valorizzazione in al passo con i tempi”. Così il direttore del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudanopresentando al pubblico, e alle autorità militari e civili presenti all’evento, la propria visione programmatica e tutte le attività previste per valorizzare al meglio il Museo e i suoi straordinari contenuti.

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“Reggio Calabria può essere il fulcro di un’internazionalità del Mediterraneo come nell’antichità anche oggi, e un museo come quello di Reggio Calabria può aggiungere al suo già straordinario patrimonio archeologico una valorizzazione che passa attraverso la contemporaneità”. Lo ha affermato Chiara Giordanoaggiungendo: “In questo senso la visione del nuovo direttore è preziosa e il Festival Armonie d’Arte è molto felice di poter inserire nella sua rete un palinsesto completamente dedicato al museo, ascoltandone la vocazione e inserendolo nel panorama contemporaneo di più alto profilo. produzione artistica, sia italiana che internazionale”. “Il dialogo pubblico-privato è la vera chiave per ottenere risultati di qualità e stabilità nel tempo, trovando soluzioni e sostenibilità. Per questa ragione – ha concluso – anche il mondo imprenditoriale dovrà fare la sua parte”.

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Poi c’è spazio per la musica, la grande musica. Tradizione e modernità unite da un senso melodico fortissimo e originale: questa la formula vincente del trio con pianoforte rimodellata ad altezze siderali da tre fantastici virtuosi dei rispettivi strumenti che non hanno affatto perso la capacità di ascoltarsi. Giovanni Patitucci (contrabbasso), Dave Weckl (batteria) e Gioia Calderazzo (sottovoce) non si sono risparmiati affatto in una performance di altissimo calibro, l’ultima del loro tour mondiale proprio nella “loro” Calabria (patria di Patitucci e Calderazzo).

Un repertorio composito e ad alta energia, per una live session di oltre 90 minuti che ha acceso l’entusiasmo del pubblico reggino, lasciando intravedere i grandi contenuti artistici e culturali del Festival Armonie d’Arte 2024, ancora una volta e dopo più di vent’anni anni in cui ha portato in Calabria vere e proprie leggende della musica e della danza, facendo di fatto la storia dello spettacolo dal vivo nella regione.

Le attività condivise tra museo e rete, del Festival che però ha la sua storica programmazione presso il Parco Scolacium di Borgia (Cz), riprenderanno a settembre con una settimana totalmente dedicata e che si svolgerà proprio all’interno degli spazi museali, tra reperti straordinari e il fascino inestimabile dei Bronzi di Riace.

Poi c’è spazio per la musica, la grande musica. Tradizione e modernità unite da un senso melodico fortissimo e originale: questa la formula vincente del trio con pianoforte rimodellata ad altezze siderali da tre fantastici virtuosi dei rispettivi strumenti che non hanno affatto perso la capacità di ascoltarsi. Giovanni Patitucci (contrabbasso), Dave Weckl (batteria) e Gioia Calderazzo (sottovoce) non si sono risparmiati affatto in una performance di altissimo calibro, l’ultima del loro tour mondiale proprio nella “loro” Calabria (patria di Patitucci e Calderazzo).

Un repertorio composito e ad alta energia, per una live di oltre 90 minuti che ha acceso l’entusiasmo del pubblico reggino, lasciando intravedere i grandi contenuti artistici e culturali del Festival Armonie d’Arte 2024, ancora una volta e dopo più di vent’anni anni in cui ha portato in Calabria vere e proprie leggende della musica e della danza, facendo di fatto la storia dello spettacolo dal vivo nella regione.

Le attività condivise tra museo e rete, del Festival che però ha la sua storica programmazione al Parco Scolacium di Borgia (Cz), riprenderanno a settembre con una settimana totalmente dedicata che si svolgerà proprio all’interno degli spazi museali, tra straordinarie reperti e il fascino inestimabile dei Bronzi di Riace.

 
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