Pesaro, denunciato per aver ucciso il suo cocker, ma secondo il verbale è incapace di comprendere – .

Pesaro, denunciato per aver ucciso il suo cocker, ma secondo il verbale è incapace di comprendere – .
Pesaro, denunciato per aver ucciso il suo cocker, ma secondo il verbale è incapace di comprendere – .

PESARO – Aveva ucciso senza alcun motivo apparente il cane di famiglia, accudito dalla moglie e per questo l’uomo era stato denunciato. Ma la perizia psichiatrica lo ritiene incapace di intendere e di volere. L’episodio risale allo scorso novembre quando un 62enne residente a Pesaro, “per crudeltà e senza necessità” mentre si trovava in casa, ha improvvisamente preso un coltello da cucina e ha iniziato a sferrare una serie di colpi contro il cocker nero, di piccola taglia, che morì poco dopo.

Tutto questo, infatti, senza una ragione apparente, ma con un’aggressività innescata da un attacco. In quel momento l’uomo era solo in casa e la moglie, che solitamente si prendeva cura del cane, era uscita. Poi ha preso il corpo del cocker e lo ha gettato nel bidone della spazzatura vicino a casa sua. Al rientro la moglie aveva subito capito, anche dallo stato psicologicamente alterato dell’uomo, che qualcosa non andava. Poi, avendo notato la scomparsa del cocker, aveva chiesto dove fosse finito il loro cane ed era emerso quello che era successo poco prima: ucciso e gettato via.

Da qui la chiamata alle forze dell’ordine e al 118 che hanno dovuto trasportare l’uomo, in condizioni mentali sempre più difficili, in ospedale dove è stato necessario sottoporlo a cure mediche obbligatorie. Ma contestualmente è stata sporta la denuncia ufficiale nei confronti dell’uomo che avrebbe dovuto rispondere del reato di uccisione di animali. In pratica chiunque, con crudeltà o inutilmente, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.

Il 62enne, difeso dall’avvocato Liana Pesaresi, è stato sottoposto a perizia psichiatrica attraverso un incidente probatorio davanti al gip. Secondo lo psichiatra l’indagato non ha capacità giuridica e se segue le cure non è socialmente pericoloso. La moglie, proprietaria ufficiale del cane, risulta essere una persona offesa ed è seguita dall’avvocato Alfredo Torsani e Anna Bartoli. Il fascicolo ritorna in procura per ulteriori accertamenti da parte della Procura.

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Corriere Adriatico

 
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