“G7 un successo, l’Ue riconosce il ruolo dell’Italia. Rafforzamento del sostegno all’Ucraina” – .

Brindisi, 15 giugno 2024 – “Se oggi si apre in Svizzera la conferenza di pace alla quale partecipa anche l’Italia, è perché noi G7 con il nostro sostegno fermo e unito in questi due anni abbiamo assicurato che l’Ucraina non fosse invasa. Vale la pena ricordarlo sempre.” Giorgia Meloni Inizia così la conferenza stampa in cui fa il punto sul summit, che ha visto incontrarsi in Puglia, a Borgo Egnazia, i big del mondo. Un vertice che il primo ministro definisce, “senza tema di smentita, un successo”, “uno straordinario lavoro di squadra” di cui si dice “orgogliosa” per “come la nostra Nazione è riuscita ancora una volta a stupire e a tracciare la rotta”.

Giorgia Meloni durante la conferenza finale del G7 in Puglia (Ansa)

“Il G7 ribadisce l’impegno compatto difendere il sistema internazionale di regole basate sul diritto, messo a repentaglio dalla guerra di aggressione russa”, afferma il Primo Ministro, ricordando l’“accordo non ovvio” sui profitti derivanti dalle attività russe, “da definire dal punto di vista tecnico nelle prossime settimane”. “È già stabilito che al prestito di 50 miliardi all’Ucraina saranno erogati gli Usa, probabilmente potrebbero partecipare anche Canada, Regno Unito e Giappone – chiarisce –. Attualmente le nazioni europee non sono coinvolte perché i beni sono mobilitati tutti in Europa, quindi l’Europa sta già contribuendo individuando il meccanismo di garanzia”. E sulla proposta di pace del presidente Valdimir Putin dice: “Mi sembra più una mossa propagandistica che reale”.

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E a proposito di pace, parla anche la Meloni conflitto in Medio Oriente, sottolineando che anche su questo “c’è piena convergenza nella dichiarazione”. Abbiamo confermato il nostro sostegno alla proposta di mediazione statunitense per un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e un aumento significativo dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile nella Striscia di Gaza – aggiunge –. Il G7 ha ribadito ogni sforzo per evitare un’escalation nella regione e per una soluzione politica duratura alla crisi con una soluzione a due persone e due stati”.

La controversia sull’aborto

Anche la Meloni torna sulla questione aborto e sul fatto che questa parola non è contenuta nella dichiarazione finale del vertice. “Semplicemente perché quando ci sono cose già date per scontate si fa riferimento al documento precedente”, spiega. “Penso che fosse uno controversia costruito in una maniera artificialeuna polemica che ai vertici non è mai esistita», aggiunge, sottolineando che non intende «modificare la legge 194 ma applicarla in tutte le sue parti, è una legge molto equilibrata e ben fatta».

Poi rimarca: “Nel governo in questi due anni non ci sono stati passi indietro rispetto a temi come il diritto all’aborto o i diritti LGBT, la realtà è diversa da una storia che vedo animata da diversi presunti osservatori, le cui aspettative sono rimasto deluso.”

Grazie al Papa e all’intelligenza artificiale

Il primo ministro dì “Grazie Poi Papa Francesco. “Ieri abbiamo vissuto un momento storico con la presenza del pontefice che non smetterò mai di ringraziare per il dono che ci ha fatto. Non solo partecipando al vertice, è stata la prima volta nei 50 anni di storia del G7 – racconta –. Voglio ringraziarlo per averci regalato il suo preziosissimo punto di vista in meritointelligenza artificiale e per il rispetto che ha dimostrato rimanendo per oltre 3 ore ad ascoltare tutti i dirigenti. L’ho trovato un messaggio straordinario e sarò davvero eternamente grato al Santo Padre per questo messaggio straordinario che ha voluto inviare”.

«Il Papa ha dato un contributo straordinario, anche morale, dando sostanza al concetto promosso dalla Santa Sede di ‘algoritica’, dando etica agli algoritmi: siamo riusciti ad avere la previsione di una marca che permette aziende che adottano un codice di condotta essere riconoscibile dai consumatori – sottolinea il premier –. Abbiamo avviato un focus sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro”.

Lo spiega la Meloni “il dibattito sull’intelligenza artificiale non finisce qui”. “Organizzeremo altre iniziative. È un tema su cui tutto il mondo si interroga ed è fondamentale affrontarlo a livello internazionale”, afferma. “Il nostro interesse è garantire che questa tecnologia quando lo sviluppiamo resta comunque controllata dall’uomo, l’uomo ha come fine ultimo l’uomo”. “Non dobbiamo trattare questa questione come se fosse tutta bianca o tutta nera: gli strumenti sono neutri, non sono di per sé né buoni né cattivi. L’Intelligenza Artificiale porta con sé opportunità e rischi, è un moltiplicatorecosa vogliamo moltiplicare?”.

Migranti

Poi c’è spazio per la coalizione contro il traffico di migranti. “Abbiamo deciso di incaricare i ministri degli Interni dei 7 paesi di sviluppare un piano d’azione che dovrà essere adottato il prima possibile. Stiamo lavorando a partire da oggi, il momento in cui i ministri si riuniranno e definiranno un piano d’azione per essere operativi su questa materia il prima possibile”, spiega. E lo ribadisce la lotta all’immigrazione clandestina nel documento finale del G7 si muove lungo quattro direttrici: “Lotta alla tratta di esseri umani, lavoro sulle cause a monte, capacità di governare e favorire i flussi migratori legali”. Su quest’ultimo punto il presidente del Consiglio ricorda che “quando l’Italia ha varato il decreto flussi triennale ha dato quote aggiuntive ai Paesi che ci hanno aiutato a contrastare l’immigrazione clandestina. Chiaramente, quindi, la questione migratoria è un aspetto fondamentale ma deve essere lasciata agli Stati nazionali. Non sono le organizzazioni internazionali che possono decidere al posto degli stati nazionali”.

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Fasano, foto della Meloni a testa in giù alla manifestazione No G7

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L’Africa e il piano Mattei

Su questioni riguardanti Africa nel G7 “l’approccio italiano è stato condiviso”, dice il presidente del Consiglio, sottolineando come il nostro Paese abbia “cercato fin dall’inizio di creare un punto di riferimento” rispetto alla linea da seguire. L’obiettivo è “unire gli sforzi per continuare a costruire un modello che contribuisca a far crescere e prosperare l’Africa con le risorse che possiede” – afferma – perché “il G7 non vuole essere una fortezza chiusanon deve difendersi da qualcosa o qualcuno ma” prevede un sistema di lavoro che “vuole offrirsi al mondo per cercare insieme soluzioni legate allo sviluppo”. “Era importante smantellare quella narrativa che metteva l’Occidente contro il resto del mondo, questo approccio è stato confermato durante la presidenza italiana e sono orgogliosa” di aver proposto “una storia completamente” diversa, aggiunge.

Tassa globale

“In seno al G7 abbiamo concordato un forte impegno politico a favore di un sistema fiscale internazionale più giusto e stabile, il famoso imposta minima globale, un tema a cui tengo particolarmente – prosegue il presidente del Consiglio –. Ieri abbiamo ascoltato il segretario dell’Ocse spiegarci che è pronta a essere firmata a livello tecnico. G7 e Ocse hanno lavorato in parallelo”, ora tocca agli Stati e “la volontà dell’Italia c’è e spero che venga fatta al più presto”.

Tregua olimpica

I giornalisti glielo chiedono Tregua olimpica il cui invito “è stato incluso” nelle dichiarazioni finali del G7. “Era una richiesta francese e secondo me è una buona richiesta, è stata accolta all’unanimità – spiega il primo ministro –. Non so se sarà possibile ottenere” la tregua, “ma penso che possa essere un altro elemento prezioso, questo riferimento è stato inserito anche in linea con una risoluzione delle Nazioni Unite, vedremo cosa sarà ma io sono felici di aver fatto la nostra parte e continueremo a farla per capire se questo possa rappresentare un elemento di de-escalation”.

Il rapporto con la Cina

Infine un passaggio anche sull’argomento Cina. “Abbiamo mantenuto alte le priorità delle questioni legate all’Indo-Pacifico e alla sicurezza economica, con l’obiettivo di dare un messaggio chiaro, in particolare alla Cina – dice Meloni -. Siamo aperti al dialogoovviamente, però le nostre imprese devono poter competere ad armi pariperché il mercato può essere libero solo se è anche giusto, quindi un mercato libero ma in un quadro di concorrenza leale”. Il Primo Ministro sottolinea poi che “non possiamo cadere nel paradosso che tutelando l’ambiente finiamo per avvantaggiare nazioni che sono nostre concorrenti e che non hanno grossi problemi ad adottare pratiche commerciali molto aggressive, spesso a scapito dell’ambiente”.

L’Unione Europea che verrà

Sui vertici europei, conclude Meloni, “i primi due temi che mi interessano e sulla base dei quali farò le mie valutazioni come governo italiano e con gli alleati è quello L’Italia deve essere riconosciuta per il ruolo che merita in termini di competenze dei commissari e che l’Europa comprenda il messaggio arrivato dai cittadini europei, perché se vogliamo imparare dal voto che è andato tutto bene, sarebbe una lettura un po’ distorta”. Secondo il primo ministro, infatti, “i cittadini europei chiedono pragmatismo, un approccio molto meno ideologico su alcuni grandi temi, che l’Europa si occupi di più di alcune priorità di cui si è occupata poco negli anni passati, e si occupi meno di priorità di cui si è occupato molto. Spero che questo messaggio possa essere recepito – prosegue –. I cittadini votano per dare indicazioni ai responsabili della politica su quale dovrebbe essere la linea da seguire. Mi sembra che un messaggio sia arrivato, e chiaro. Questo è ciò che mi interessa. Facciamo le nostre valutazioni a valle di questi ragionamenti, non a monte. Questo è un gioco giocato da altri che pensano di poter spuntare tutte le caselle prima che i cittadini votino: La politica deve rispondere soprattutto alle indicazioni che arrivano dai cittadini“.

 
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