Piano asili nido, fondi per 31mila posti ma un sindaco su tre rinuncia – .

Piano asili nido, fondi per 31mila posti ma un sindaco su tre rinuncia – .
Piano asili nido, fondi per 31mila posti ma un sindaco su tre rinuncia – .

Nemmeno la parola libera ha spinto i sindaci di Taranto, Latina, Treviso, Giugliano a costruire gli asili nido che mancano nelle loro città, nonostante fossero ai primi posti nella classifica dei bisogni (e dei finanziamenti) elaborata dal Ministero dell’ Istruzione e del Merito. I soldi non sono andati perduti, perché sono stati richiesti da centri più piccoli ma più reattivi. Resta però il problema di come garantire davvero il servizio di asilo nido su tutto il territorio nazionale.

I numeri

In ogni caso, la strada scelta dal Ministero per il nuovo piano degli asili nido consente di fare passi avanti significativi. Erano disponibili 734,9 milioni in parte fondi nazionali ed in parte recuperati dal Pnrr. Somme capaci di finanziare strutture per oltre 31mila posti aggiuntivi. Questa volta non si è trattato di una gara in cui vince chi offre di più, come il primo bando Pnrr di tre anni fa, con il clamoroso caso di Milano che scavalcò Venafro perché metteva sul tavolo mille volte di più del comune molisano. Non si tratta nemmeno di una competizione su larga scala in cui tutti possono aspirare a ottenere qualcosa. I Comuni, infatti, sono stati individuati direttamente in base alle effettive necessità.

In Campano, la regione con il peggior servizio d’Italia, a disposizione 158 milioni di euro per 93 comuni e un totale di 6.588 posti. Ma un sindaco su tre ha rinunciato all’invito (la scadenza era il 31 maggio) così, visto che i comuni entranti sono più piccoli, alla fine sono state soddisfatte 140 richieste. Bene i Comuni capoluogo in testa Napoli che con sei progetti creerà complessivamente 317 posti, incassando 7,2 milioni di euro. Richiesta arrivata regolarmente da Avellino, Benevento E Caserta Mentre Salerno non aveva fondi a disposizione perché già dotata di un servizio adeguato rispetto allo standard di 33 posti ogni 100 bambini di età 3-36 mesi. Tra i centri popolosi è arrivata un’ottima risposta Melito, che creerà 115 posti contro i 96 indicati dal Miur rispettando il budget di 2,3 milioni. Hanno presentato anche progetti per oltre un centinaio di nuovi posti Avversa E Pozzuoli.

Dei trentasei comuni campani che avevano fondi disponibili per almeno 80 nuovi posti, ventuno hanno aderito e quindici hanno lasciato scadere la scadenza: più di uno su tre. Giugliano è il caso più clamoroso dell’Italia perché aveva a disposizione risorse per 252 posti, finanziati con oltre 6 milioni di euro. Al secondo posto Tarantino con 216 posti, quindi latino con 180 e Bitonto in provincia di Bari con 126. In Campania spiccano per dimensione con oltre cento posti rimasti liberi Ercolano, La torre del Greco, Acerra, Afragola E Marano. C’è, insomma, un problema di omogeneità del servizio che copre vaste aree della città metropolitana di Napoli. Al Nord il caso più clamoroso è a Trevisanocon fondi per 108 posti per i quali il ministero non ha ricevuto alcuna richiesta.

I commissari

Non ci sono molte scuse per gli inadempienti. Il ministero guidato da Giuseppe Valditara aveva messo a disposizione dei Comuni una squadra di progettisti per coprire eventuali carenze di personale; inoltre, per coprire le spese vive degli asili nido, dal 2022 è stato attivato un fondo speciale per i comuni con disservizi che, a regime, varrà ulteriori 1,1 miliardi l’anno; infine, è stata avviata la procedura per mettere in commissariamento i comuni che non hanno utilizzato i fondi extra ricevuti per asili nido e trasporto disabili nel 2022: tra le grandi città, Napoli, Catania, Messina, Catanzaro, Treviso e Andria saranno messe sotto commissariamento. In Campania il commissariamento riguarderà la metà dei comuni, tra cui Avellino, Torre del Greco, Pozzuoli, Acerra, Marano, Cava de’ Tirreni.

Il ministro, però, si dice pienamente soddisfatto: «Abbiamo attuato una procedura altamente innovativa, che ci ha permesso di individuare direttamente i comuni che si trovano al di sotto della copertura media del 33% del servizio dell’asilo nido». Il Piano ha finanziato 838 interventi rispetto ai 401 preventivati ​​proprio a causa della mancanza di sostegno nei luoghi dove si registra una particolare carenza. Nel complesso non è stato danneggiato il Sud, dove andrà il 64,7% delle risorse.

 
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