così grazie a tre livornesi rinascono le vecchie pubblicità de Il Tirreno – .

così grazie a tre livornesi rinascono le vecchie pubblicità de Il Tirreno – .
così grazie a tre livornesi rinascono le vecchie pubblicità de Il Tirreno – .

LIVORNO. Una storia da raccontare. Con il titolo “Acque della Salute Livorno”. Chiudi gli occhi e immagina te stesso mentre sorseggi una “succo d’arancia Corallo”. Perché no, anche un “Coral Lemon”, una bevanda di puro succo di agrumi naturale. Ma quelle pubblicità d’epoca pensavano anche all’estate dei livornesi. “Fa caldo”, si legge, accanto c’è il disegno di un sole. E poi “Rifornisci immediatamente il tuo kit di propaganda Bevande al corallo, costa solo L. 1000”. Sì, solo mille lire. Quelli del passato. È una sete di ricordi degli anni Cinquanta che rivive grazie all’incontro di tre livornesi.

Uno è Massimiliano Goriora sindacalista, ex dipendente della Stib (azienda di imbottigliamento di bevande Tirrena all’epoca concessionaria della produzione dei marchi Coca Cola) che al momento della chiusura dell’azienda ha salvato i cliché di piombo originali delle pubblicità e delle etichette di quelle icone del bere e ha mantenuto li in garage per anni e anni.

«Ci ​​ho lavorato fino al ’96, ho chiesto al proprietario il permesso di portarli: ci sono luoghi comuni che risalgono agli anni tra il ’46 e il ’56 mentre quello con le 4 acque della Salute Sovrana, Preziosa, Corallo e Vittoria è prebellico». L’altro lo è Giuseppe Pera, presidente dell’associazione di volontariato Reset che ha infatti riportato in vita nel 2016 i Bagni del Corallo abbandonati con impegno, fatica, lavori di pulizia e manutenzione (oggi il gioiello liberty attende di diventare gli Uffizi del Mare e le opere del Comune) . La terza anima dell’avventura vintage è Fulvio Tasca della tipografia ed editrice Editasca di Antignano: una delle poche in città a disporre di macchinari storici in grado di stampare matrici di piombo. Tre livornesi che fanno rivivere una storia d’epoca. Anni Cinquanta.

Manifesti e spot pubblicitari che hanno seguito la vita dello Stabilimento Acque della Salute nella sua doppia anima di centro benessere e industria per l’imbottigliamento di acque minerali da tavola e bibite Corallo. “Acque della Salute Livorno, oltre a offrire i centri termali e le acque Corallo – Preziosa – Vittoria – Sovrana, ha prodotto e commercializzato negli anni bevande alla frutta. Dal Chinotto Corallo, al Lemoncino e Limone Corallo, dal Succo d’Arancia all’Aranciata Corallo: sono etichette qui riprodotte utilizzando i cliché originali”, si legge nella brochure realizzata artigianalmente per l’occasione dal segretario generale del Fai Cisl Toscana.

Guarda le stampe tipografiche e sogna. Viaggia con la mente. Nei costumi, nella moda, nel gusto e nell’arte di quei tempi. Sono immagini colate nel piombo: ora con il computer e la stampa digitale è tutto diverso.

«Lavorare con i cliché è un grande lavoro artigianale che posso fare perché conservo e utilizzo ancora le macchine a pedali di mio nonno degli anni ’50, ne ho due funzionanti: con queste macchine posso fare lavori di pressione a caldo, fustellatura, goffratura». Sono le due macchine “Stella” a riportare in vita questa bellissima storia. Nelle immagini. «È come se fosse una seconda vita per Acque della Salute – dice Pera – Non dimentichiamo che Acqua Corallo veniva commercializzata anche negli Stati Uniti e in Arabia Saudita e in quel periodo, negli anni Settanta, la pubblicità era a livello nazionale» . Pera riavvolge il nastro: «Poter vedere oggi la pubblicità e le etichette dei prodotti Corallo è di buon auspicio, oltre che emozionante: accade in un momento in cui le terme si apprestano a rinascere con il progetto degli Uffizi del Mare» .

Pera, Gori, Tasca: hanno un’idea di cosa fare con questo materiale. Insieme ai gadget della Coca Cola rinvenuti durante gli anni di pulizia delle Terme e conservati all’interno: «Una giornata tipo Corallo-Day potrebbe essere organizzata esponendo queste stampe, insieme ai vari gadget della Coca Cola e potrebbero essere parte di un’integrazione espositiva al Polo Museale che verrà alle Terme. Per Livorno sarebbe l’occasione per fare pace con quelle terme”.

 
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