Voglio aprire un negozio. Dai permessi agli incentivi, i consigli e gli errori da evitare – .

Voglio aprire un negozio. Dai permessi agli incentivi, i consigli e gli errori da evitare – .
Voglio aprire un negozio. Dai permessi agli incentivi, i consigli e gli errori da evitare – .

Firenze, 17 giugno 2024 – Aprire un’attività nel settore terziario, cioè nel settore del commercio, del turismo e dei servizi, si tratta di un’operazione piuttosto semplice, che in alcuni casi non richiede nemmeno un investimento iniziale troppo oneroso. Ma proprio questa facilità, incoraggiata dalla liberalizzazione delle licenze, potrebbe essere fuorviante”. Il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni.

Che tipo di investimento è necessario per iniziare?

“Per aprire un piccolo bar o un negozio al dettaglio di generi alimentari o di altra categoria merceologica non sempre è necessario un grande capitale iniziale, come avviene per un albergo o una società di servizi ad alta tecnologia. Ma per avere successo sul mercato servono competenze trasversali, professionalità e la giusta predisposizione. Chi si avvicina con noncuranza a questa professione non può resistere a lungo, la concorrenza è dura e la mortalità entro i primi 3/5 anni è alta”.

Quali sono i primi passi da compiere?

“Dopo la valutazione della scelta della forma giuridica (impresa individuale o una delle forme societarie previste dalla legge) e la redazione del business plan, è necessario richiedere l’attribuzione della partita IVA all’Agenzia delle Entrate indicando il codice Ateco legate all’attività e, in molti casi, presentano al Comune una relazione certificata di avvio (SCIA). Occorre poi verificare l’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio e la formazione INPS sull’igiene alimentare, mentre l’iscrizione all’Inail e il rispetto degli obblighi di sicurezza sul lavoro sono obbligatori se in azienda lavorano soci o dipendenti”.

Questo significa altre spese?

“I costi per queste operazioni sono sicuramente inferiori a quelli legati all’affitto o all’acquisto di un immobile in cui operare, delle attrezzature necessarie e dell’eventuale assunzione di dipendenti. In ogni caso, oltre ad instaurare un buon rapporto con le banche, è utile cercare bandi pubblici per ottenere prestiti agevolati o contributi a fondo perduto”.

Giovani e donne: quale aiuto?

“Per incentivare l’imprenditoria giovanile e femminile la Regione Toscana ha stanziato 50 milioni nel Piano FESR 2021-27. Aspettiamo con ansia i bandi per nuove imprese, che mancano ormai da due anni. Daranno nuovo slancio all’imprenditoria toscana”.

Qualche consiglio per chi si prepara a fare questo passo?

«La consulenza degli esperti è fondamentale per mettere in guardia da possibili passi falsi, aiutare nello studio del mercato e della fattibilità delle idee, guidare nei meandri della burocrazia e nella ricerca di contributi e finanziamenti. Con 800mila imprese associate in Italia, oltre 50mila in Toscana e quasi 10mila a Firenze, Confcommercio è prima per rappresentatività”.

INVESTIRE NEL TURISMO

Le aziende del settore turistico che vogliono migliorare la qualità dei servizi di ospitalità rispetto agli standard internazionali (attraverso interventi di efficienza energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, sostenibilità o ammodernamento) possono usufruire dei benefici previsti dal Fri- Tur (Fondo rotativo per le imprese turistiche), la misura del Pnrr pensata per sostenere l’accesso al credito e gli investimenti di medie dimensioni nel settore. Possono richiedere le agevolazioni Fri-Tur, tra gli altri, le imprese del settore turistico-ricettivo come alberghi, agriturismi, stabilimenti termali, imprese del settore ricreativo, fieristico e congressuale, strutture ricettive all’aria aperta, parchi tematici acquatici o faunistici.

Il Fondo finanzia gli investimenti effettuati in una o più unità della società richiedente (purché ubicate nel territorio nazionale) per un importo compreso tra 500mila e 10 milioni di euro (al netto di Iva). Tra le spese ammissibili, da effettuare entro il 31 dicembre 2025, ci sono quelle per: riqualificazione energetica o antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti luminosi; la costruzione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali); digitalizzazione; l’acquisto o la ristrutturazione degli arredi; prestazione professionale. C’è tempo fino alle ore 12 del 31 luglio 2024 per presentare le domande di contributo attraverso l’area riservata del portale Invitalia. Verranno poi esaminati in ordine cronologico di presentazione.

BORSE PER UNDER 35

«On – Oltre le nuove imprese a tasso zero» è l’incentivo promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione prestiti a tasso zero e contributi a fondo perduto per le micro e piccole imprese del settore manifatturiero, dei servizi, del commercio o del turismo, costituite in forma societaria e per non più di cinque anni, con un azionariato composto per più della metà da individui di età compresa tra 18 e 35 anni o da donne di tutte le età. Sono ammessi progetti che prevedano la realizzazione di nuove iniziative o l’ampliamento, la diversificazione e la trasformazione di attività esistenti, attraverso l’acquisto di beni materiali e immateriali (dalle opere murarie ai macchinari, brevetti e licenze d’uso) o di materie prime, servizi e godimento di terzi patrimonio del partito, ma entro il limite del 20% dell’investimento.

I business plan devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di firma del contratto di finanziamento. I benefici prevedono un mix di finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per progetti imprenditoriali con spese fino a 3 milioni di euro, in modo da coprire fino al 90% del totale delle spese ammissibili. L’incentivo, concesso fino a esaurimento risorse, è acquistabile allo sportello: non ci sono graduatorie né scadenze. Le domande, da presentare online sulla piattaforma Invitalia, vengono esaminate secondo il principio “primo arrivato, primo servito”. Il processo di valutazione prevede due fasi, che prevedono colloqui approfonditi per verificare le competenze del team imprenditoriale e la coerenza interna del progetto, anche rispetto alle potenzialità del mercato, ed infine la sua sostenibilità economico-finanziaria.

 
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