Ancona, cure dimagranti con farmaci antitiroidei. Dottore nei guai per pozioni miracolose – .

Ancona, cure dimagranti con farmaci antitiroidei. Dottore nei guai per pozioni miracolose – .
Ancona, cure dimagranti con farmaci antitiroidei. Dottore nei guai per pozioni miracolose – .

ANCONA Si è fatto un nome perché con le sue miracolose “pozioni” è riuscito a far dimagrire anche i pazienti più sovrappeso. Secondo l’accusa però prescriveva farmaci che non avevano nulla a che vedere con la medicina estetica e servivano per altro, come la cura del diabete, della tiroide o della congiuntivite, ma avevano anche potere dimagrante.

La ricostruzione

Ora sotto processo c’è un medico 70enne, residente a Foligno, ma che esercitava la professione anche in uno studio a Senigallia. Le accuse: somministrazione di farmaci in modo pericoloso (perché sottovalutava i rischi che i suoi pazienti potevano correre a causa dei principi attivi contenuti nei farmaci) e falsa ideologia. Secondo la Procura, infatti, avrebbe compilato ricette mediche attestando falsamente l’esistenza di patologie a carico delle persone che si rivolgevano a lui per dimagrire. Secondo le indagini, iniziate nel settembre 2018, il medico specializzato in medicina estetica prescriveva farmaci da banco, come metformina, transene, fluoxetina e alprazolam oppure prescrizioni “bianche” da presentare in farmacia per ricevere preparazioni galvaniche, come la pseudoefedrina, la tiroide secca o in polvere, usata per trattare l’ipotiroidismo o la congestione nasale. Ieri uno dei pazienti è stato ascoltato dal giudice Antonella Passalacqua. «Mi sono rivolta a lui perché dopo il parto sono ingrassata – ha raccontato – ha raccontato. Mi ha detto di tornare dopo l’allattamento e così ho fatto. Mi ha prescritto una dieta che ho seguito per 2-3 mesi. Ho perso peso, ma quando ho visto che tra i componenti ce n’era uno contro l’ipertiroidismo, gli ho chiesto spiegazioni e il medico mi ha invitato a non preoccuparmi: era minimo e non c’era nessun rischio. Nella soluzione c’era anche un farmaco antidepressivo”. Due anni dopo, il paziente tornò dallo stesso medico. «Mi ha prescritto una cura diversa perché per legge alcuni componenti non potevano più essere messi nei preparati. Consenso informato? Sì, avevo firmato un modulo”. Prossima udienza l’8 ottobre.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Corriere Adriatico

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il Calcio Trani apre la stagione con gli acquisti di Antonacci e Tedone – .
NEXT Guardia di Finanza, the waltz of honor at the Bergamo Academy – .