Il migliore. Valdo Di Bonaventura fuori dal Consiglio D’Alberto. Entrano Cordone, Tulli e Di Marcantonio… – .

Michele Raiola aveva capito di essere improvvisamente diventato un vecchietto della politica teramana?
Il suo silenzio non appartiene ai giovani che hanno nel loro slancio la forza della reazione, del coraggio, dell’orgoglio, del cambiamento.
Avrà il coraggio di scrivere al sindaco D’Alberto che ha fatto il cattivo (il massimo che ci si può aspettare da un cuore di leone) a non riconoscere Teramo Vive, dipartimento.
Debora Fantozzi?
Avrà la forza delle donne per difendere la lista che gli ha dato ospitalità e lignaggio nel senso più completo di riconoscimento?
Simone Mistichelli?
Un altro livello di stile e coscienza politica.
Il sindaco D’Alberto non ha riconosciuto Teramo Vive e i suoi elettori come rappresentanti di un dipartimento. Un vero scandalo emotivo e sociale.

Da Teramo Vive, dai consiglieri di Teramo Vive, ci aspettiamo una dura battaglia per tutti nel girone misto.
Chi avrà firmato altri accordi verrà subito scoperto.
Vedremo.

Che cosa accadrà? Quello che è successo?
Valdo fuori dal consiglio.
Il più popolare tra i consiglieri.
Caro Sindaco D’Alberto, ricordiamo la protesta contro la gestione dell’ASL da parte del Prof. Giustino Varrassi e il suo sguardo di condiscendenza. È caduta dopo pochi mesi. La protesta teramana la sorprenderà perché avrà scelto di farsi nominare commissario dal buon Giovanni Cavallari e dal presidente D’Angelo ma deve rispetto agli eletti e agli elettori.
Insieme a Valdo lascerà il suo posto Ilaria De Sanctis, che avrebbe dovuto godere anche della protezione di Cavallari e di cui ho apprezzato l’opera sociale.
Entrano Marco di Marcantonio, Graziella Cordone e Miriam Tulli.
A loro il nostro buon lavoro.
Fino a quando, lo vedremo presto.

 
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